Reggio Calabria, ecco come sono ridotti gli scavi archeologici di piazza Garibaldi: era un tesoro, è una vergogna [FOTO]

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Reggio Calabria, scavi archeologici di piazza Garibaldi completamente abbandonati al degrado e alla sporcizia: doveva diventare un meraviglioso parco attrazione di turisti e volano dell’economia, invece è una fogna che richiama soltanto topi, blatte e parassiti vari nel cuore della città

Reggio Calabria scavi piazza Garibaldi nel degrado marzo 2017 (24)E’ passato quasi un anno dagli straordinari ritrovamenti archeologici di piazza Garibaldi, nel cuore di Reggio Calabria: una scoperta storica, che ha consentito di riscrivere la storia della città in quanto non si riteneva che potessero esserci questo tipo di strutture proprio in quella zona. E per qualche settimana, la scorsa primavera, su quest’eccezionale scoperta storica e archeologica si erano mobilitati studiosi di caratura nazionale e anche i principali mass-media del Paese, dai quotidiani alle radio e alle TV. Il Comune aveva blindato la zona per garantire la sicurezza, addirittura con una volante della Polizia Municipale e alcuni agenti a presidiare la straordinaria scoperta anche durante le ore notturne, 24 ore su 24! L’attenzione morbosa diventava una succulenta occasione per i politici comunali di promettere l’istituzione di un grande Parco Archeologico, mentre i tecnici proseguivano nelle analisi per ricostruire l’età dei reperti poi classificata come antichissima, di epoca romana, risalente a oltre duemila anni fa.

Oggi, dopo un anno, di quegli annunci e di quelle promesse non è rimasto neanche l’eco. Gli scavi sono abbandonati, degradati, alla mercé di chiunque, sommersi da sporcizie e rifiuti di ogni genere. Del Parco Archeologico non c’è neanche un briciolo di progetto, così come non sono proseguiti gli scavi per continuare a portare alla luce le opere ritrovate solo in parte. Insomma, quello che era un vero e proprio tesoro, è diventato l’ennesimo motivo di imbarazzo e vergogna. Poteva richiamare turisti, creare circuiti economici, rilanciare lo sviluppo e la crescita della città. Invece è l’ultimo schiaffo di mala politica e cattiva gestione da parte della pubblica amministrazione che, nel caso del Comune di Reggio Calabria, continua ad alzare le spalle di fronte alle problematiche dei cittadini arrampicandosi sugli specchi con l’ormai storico alibi del “non abbiamo soldi” quando in realtà è chiaro a tutti, viste le notizie che ogni giorno siamo costretti a raccontare (vedi i fondi persi per i progetti presentati male con tanto di ultimo posto in graduatoria), quello dei soldi è l’ultimo dei problemi. Mancano le idee, manca l’intraprendenza e la voglia di fare. Una città come Reggio potrebbe – con poco – diventare un vero e proprio gioiello valorizzando le eccezionali risorse che ha. Ma che evidentemente preferiamo distruggere.

Ecco le foto della vergogna:

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