Locri, scritte offensive sui muri del Vescovado: “l’educazione e la formazione rappresentano un antidoto alla cultura mafiosa”

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L’Agesci co-fondatrice di Libera esprime la propria indignazione relativamente alle scritte offensive sui muri del Vescovado

Don Ciotti lo ha richiamato ieri, 19 marzo 2017 a Locri, che l’educazione e la formazione rappresentano un antidoto alla cultura mafiosa e così l’Agesci  co- fondatrice di Libera, nomi e numeri contro le mafie, ha espresso il massimo impegno nella preparazione di questo incontro del 21 marzo. In modo particolare l’impegno profuso dagli scout calabresi, regione che ospita l’iniziativa nazionale, è stato accompagnato da un messaggio redatto dai Responsabili (Carmelina Muraca e Fabrizio Marano) e dall’Assistente Regionale (padre Enzo Arzente)  della Calabria che hanno invitato l’associazione intera a lasciarsi coinvolgere dall’evento con un messaggio:

Carissimi scout e guide,

quest’anno il primo giorno di primavera, simbolo della rinascita della vita, sarà per la Calabria una data importante. In una regione nella quale la presenza diffusa e pervasiva della ‘ndrangheta è uno dei fattori del suo sottosviluppo e dell’inquinamento della vita sociale e politica, questo 21 marzo costituisce una importante occasione per affermare che i calabresi non intendono rassegnarsi, che le forze vive e sane della nostra terra intendono impegnarsi per un futuro diverso fatto di speranza e di bellezza. Il nostro quotidiano impegno educativo è una testimonianza di questa speranza, che ci rende credibili ma che richiede una grande responsabilità da parte nostra per il cambiamento anche di quel tessuto sociale e politico che potrebbe rischiare di rendere vano ogni nostro impegno. Scenderemo in piazza insieme alle scuole, agli enti locali, alle realtà del terzo settore, ai cittadini ed ai familiari delle vittime; solo stando insieme agli altri, manifestando una comune volontà di superare divisioni ed appartenenze, che spesso limitano il potenziale di cambiamento, possiamo provare a sconfiggere la ‘ndrangheta. E vogliamo, inoltre, evidenziare e sottolineare come al fianco di quanti scenderanno in piazza in questa occasione, ci sarà l’intera Conferenza Episcopale Calabra che è tra i promotori dell’evento di Locri”.

“L’incontro del 21 marzo sarà preceduto da un momento di riflessione sul tema della “bellezza”. La proposta di un percorso di riflessioni per incoraggiare i giovani a lasciarsi raggiungere da ciò che è bello (e che tante volte coincide con il buono) rifuggendo da storture, compromessi, bruttezze per giungere alla definizione che la parola “legale” si coniuga bene con la parola “bellezza”. Martedì poi “l’abbraccio alle famiglie delle vittime di mafia”. E’ una consegna data dall’organizzazione all’Agesci per posizionarsi ai lati di un corteo facendo sentire alle famiglie questo caldo e “azzurro” (è il colore delle camicie scout) contatto che testimonia la vicinanza, anche fisica, di chi è impegnato a crescere in questa terra e che non si fa intimorire da niente e nessuno per raggiungere quel futuro che ai figli, ai padri, alle madri, ai professionisti uccisi dalla mafia è stato negato. Il 21 marzo, anche quest’anno,  è Primavera!

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