Conversione DL “sicurezza urbana”: “si eviti disparità tra personale di polizia municipale e provinciale”

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polizia prov._cosenza_silaIl Senato sta esaminando, in seconda lettura, presso la Commissione Affari Costituzionali, il disegno di legge di conversione del cosiddetto decreto-legge “Sicurezza urbana” n.14/2017. L’Associazione Italiana Agenti ed Ufficiali di Polizia Provinciale (AIPP) evidenza che occorrono alcuni limitati correttivi per equiparare tutto il personale di polizia locale, a prescindere dal territorio (urbano o rurale) in cui prevalentemente operano o dall’ente di appartenenza, in materia di equo indennizzo ed accesso alle banche dati. Ci riferiamo alle novità introdotte in prima lettura dalla Camera, laddove si prevede (articoli 7 e 10) che per gli agenti di polizia municipale sia contemplata la possibilità di usufruire dell’istituto dell’equo indennizzo e del rimborso delle spese di degenza per causa di servizio, nonché di accedere alle banche dati ministeriali per finalità istituzionali. Tali possibilità, a giudizio dell’AIPP, vanno estese al personale di polizia locale di qualunque ente territoriale. E’ di tutta evidenza che la nuova norma non debba creare situazioni di serie A e di serie B nell’ambito del medesimo settore della polizia locale, considerato che sperequazioni del genere, oltre che di dubbia costituzionalità, sarebbero illogiche sotto il profilo organizzativo e dell’efficienza della pubblica amministrazione. E’ dunque fondamentale che il Senato migliori il testo della legge di conversione (Atto 2754) del D.L. “Sicurezza urbana”, superando inaccettabili disparità di trattamento tra personale delle polizie locali dei Comuni, delle Province, delle Città metropolitane e dei servizi di vigilanza rurale istituiti recentemente da tre Regioni.Associazione Italiana Agenti ed Ufficiali di Polizia Provinciale (AIPP).

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