Aeroporto Reggio Calabria, Fratelli d’Italia: “La città è stata uccisa” [FOTO]

/
StrettoWeb

Fratelli d’Italia ha incontrato i cittadini e la stampa per discutere sulla città di Reggio Calabria e sulla “morte annunciata” dell’Aeroporto Tito Minniti

DSCN8992 Si è svolta con grandissima partecipazione l’incontro con i cittadini e la stampa dal titolo: “Rapporto alla città, la verità sulla morte annunciata dell’Aeroporto dello stretto”, indetta da Fratelli d’Italia questo sabato mattina per raccontare la morte annunciata dell’aeroporto dello Stretto proprio all’interno dello stesso scalo.

I punti cruciali che hanno determinato il depotenziamento del “Tito Minniti” prossimo all’abbandono  di Alitalia (data prorogata a giugno) sono stati spiegati con voce tonante dal consigliere comunale Massimo Ripepi : “Inutile fossilizzarsi sui problemi della società di gestione: al fallimento della Sogas ha contribuito la cattiva amministrazione di tutte le parti politiche negli ultimi trent’anni. Ora la questione è come salvare il nostro scalo, cancellato ormai dal piano nazionale degli aeroporti e dal regolamento di attuazione in cui lo scalo reggino è classificato di interesse strategico. Perché nessuno dei deputati calabresi ha speso una sola parola in merito? Perché nessuno ha insistito per cambiare il piano nazionale aeroporti che non menziona neanche quello di Reggio Calabria e nessuno ha speso una parola per farlo diventare strategico dell’area dello stretto e nessuno si è ricordato di attivare la continuità territoriale, strumento messo a disposizione dall’Unione Europea con lo scopo di garantire i trasporti essenziali su zone difficili come la nostra?“- dichiara in una nota Fratelli d’Italia.

La risposta è perché c’è una chiara volontà politica di investire su Lamezia, declassando fino ad annientare Reggio Calabria e l’Area dello Stretto. Quello che bisogna fare per noi è chiaro: Chiedere al Sindaco Falcomatà e ai deputati del PD di impegnare il Ministro del Rio e tutto il governo sulla questione più importante della nostra area ovvero l’aeroporto. Bisogna cambiare il Piano Nazionale degli Aeroporti inserendo Reggio Calabria e bisogna modificare il Regolamento inserendo il nostro scalo di interesse strategico. Poi bisogna attivare un tavolo permanente con Accorinti  Sindaco di Messina, mirato a creare una nuova società di gestione unica a partecipazione pubblico-privata , che veda la partecipazione maggioritaria degli enti economici nazionali e operanti sul territorio e una pubblica formata dalle due Città Metropolitane, al fine di evitare che un’area tanto estesa e popolata come quella dello Stretto possa essere tagliata fuori dallo stivale. Questa società non può essere assolutamente la SACAL, che ha ormai puntato ad accentrare su Lamezia, secondo un piano politico del PD che, come dichiarato dal deputato cosentino Carbone, braccio destro di Renzi, è già stato pianificato, ovvero chiudere l’aeroporto di Reggio”.

Continua la nota-“Lo scandaloso piano nazionale degli aeroporti, nel totale silenzio della nostra, ancora più scandalosa classe politica, a pagina 64 dedica solo cinque righe a Reggio Calabria rassicurando i cittadini reggini che saranno assicurati i collegamenti su gomma e su ferro per Lamezia. Una vergogna assoluta nel totale silenzio dei nostri vergognosi politici. Tutto questo sembra impossibile ma è vero. Per chi stenta a credere questo il testo integrale a pag 64 del piano “Per l’aeroporto di Reggio Calabria, in ragione dei limiti infrastrutturali e della posizione geografica marginale rispetto al territorio calabrese, nonché della forte concorrenza dell’aeroporto di Lamezia Terme (che sarà in futuro ancora meglio collegato sia su gomma che su ferro al bacino ampio), è indicato un ruolo di servizio in risposta alla domanda di traffico locale, estesa anche alla provincia di Messina”.- Continua la nota-“Poi nelle pagine successive 65, 66, 67, 68, 69 dove si parla degli  interventi strutturali e di mobilità che devono essere fatti intorno agli aeroporti del sud, vengono citati gli aeroporti di Napoli Grazzanise, Napoli Capodichino, Salerno Pontecagnano, Brindisi, Taranto Grottaglie, Bari e Lamezia Terme. Reggio Calabria non esiste. Vergogna Sindaco Falcomatà, vergogna a tutti i deputati e senatori. Dimettetevi subito. Ricordiamo che il PD ci aveva avvertito, il PD è un partito educato ed avverte prima di annientare Reggio Calabria”.

Concludono infine-“Fu nell’ Agosto del 2015 l’onorevole Ernesto Carbone braccio destro di Renzi ad avvertirci dichiarando: “Quanto agli aeroporti, non ci sono dubbi: tutti gli sforzi devono essere indirizzati verso il potenziamento dello scalo di Lamezia Terme. Per quanto mi riguarda Crotone e Reggio Calabria dovrebbero essere chiusi”.

Il piano politico del Partito Democratico andrebbe a segno nel momento in cui verrà prolungata l’agonia dell’aeroporto, con qualche trasfusione di fondi alla Sacal, e barattandolo come merce di scambio elettorale alle prossime elezioni politiche in cui è chiaro che il sindaco Falcomatà avrà un posto assicurato in parlamento come futuro capolista della lista PD calabrese. Ribadiamo che la città metropolitana è stata una gloriosa conquista del centrodestra e c’è tutto l’interesse sinistroide di svuotarla di contenuti. Nella scala delle priorità del nostro sindaco, l’aeroporto occupa un posto infimo tanto che il suo primo viaggio intrapreso al Lingotto di Torino puntava ad intercettare il suo comandante, Renzi, e solo in seconda istanza si è recato a Roma per incontrare Delrio. Almeno, questo è quanto dichiarato, dato che il Ministro dei Trasporti non era neppure presente. Il nostro Sindaco è dunque tornato con in mano un pugno di mosche, dopo aver minacciato le dimissioni che avrebbe già dovuto dare da tempo prendendo coscienza della propria debacle politica.

Chiamiamo i cittadini a prescindere dai colori politici a combattere a fianco a noi questa battaglia epocale, sulla quale si gioca non la vita di un aeroporto, ma il futuro stesso della città. Diversamente, l’aeroporto rimarrà mero scheletro, un fantasma dalle cui piste decolleranno solo voli charter, aquiloni e gabbiani.

Proponiamo un Consiglio Comunale aperto nel quale il Sindaco deve dare a tutta la cittadinanza le giuste spiegazioni di quanto accaduto. Un Consiglio nel quale devono intervenire Associazioni, Comitati e cittadini che devono poter capire e devono poter dire la loro. Faremo tutto il possibile per salvare l’Aeroporto senza perdere mai la speranza”.

Condividi