Saponara (Me): il consigliere Calderone furioso su plessi scolastici e sulla possibile elemosina per i prossimi tre anni

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Foto Alessio ScuolaIl Consigliere Calderone Alessio non ci sta “alle bufale raccontate negli ultimi giorni e ci tiene a far chiarezza; Il giovane parte dal presupposto che l’alluvione del 2011 ha fortemente danneggiato il plesso di Via Ariella a Saponara Centro ed è stato ristrutturato con euro 150.000,00 provenienti dagli sms solidali, per cui l’opera del restauro va considerata come un atto dovuto ai Saponaresi e pertanto non si possono attribuire meriti a nessuno, perché non credo a seguito di quanto accaduto nel 2011, ribadisce il giovane – ci voglia pure la bravura amministrativa a fare un intervento urgente e prioritario come quello al plesso scolastico. Semmai secondo Calderone, la bravura dell’amministrazione sarebbe dovuta essere, quella di accorciare i tempi perché inammissibile che per la ristrutturazione di una parte del plesso scolastico ci siano voluti ben 5 anni, in altre parti d’Italia in un anno ricostruiscono un paese.ì Nel 2017, continua Calderone: “trovo inammissibile ed inopportuna una proposta che prevede un elemosina per stimolare l’iscrizione dei ragazzi nella nostra scuola, che più che una proposta mi sa di un proclama pre-elettorale, perché agli atti pubblici non vi è traccia, non ho visto nessun impegno di spesa, non ho visto una delibera di giunta, non vi è nessuna determina dell’ufficio preposto, non vi è una delibera di Consiglio Comunale e né tantomeno un regolamento” Perché ha definito l’incentivo come un elemosina? Il giovane Consigliere risponde perché crede che a Saponara ci sono tante famiglie che hanno difficoltà economiche e che vanno sostenute dal Comune concretamente e non con un’estemporanea elemosina e di converso chi può ancora mandare i figli a scuola non sceglie certamente in quale per una miseria, bensì per la qualità e il prestigio dell’istituzione. Alessio Calderone, cosi si come la maggioranza dei Saponaresi, si pone alcune domande: Dov’è allocata nel bilancio comunale la somma utile a coprire gli incentivi proposti? Perché questa proposta non è stata illustrata al Consiglio Comunale e ai Saponaresi? Il Giovane Consigliere trova scorretto fare proclami se non prima ci sono degli atti che ne comprovano la fattibilità degli stessi. Ribadisce il giovane Calderone che da una brevissima ricerca su internet che ha fatto, non esiste un caso analogo, dove un amministrazione per incentivare le iscrizioni nei propri plessi scolastici da contributi alle famiglie, piuttosto un’amministrazione seria aumenta l’offerta formativa per incentivare le iscrizioni. Altre domande che vorrebbe porre al primo cittadino: Come mai è stato stabilito il contributo di 250 euro e non di 300, 200, 100, etcc??? Quali studi si sono fatti per determinare la somma da dare come incentivo? Un’amministrazione uscente come può prendere impegni per un triennio a quattro mesi alla scadenza del mandato?  Secondo il giovane Consigliere, la carenza di iscrizioni va ascritta certamente a più motivazioni, tra cui il calo delle nascite e conseguentemente quello della popolazione scolastica, ma non va sottovalutata fino a diventare determinante la qualità del servizio erogato, causa vera del rischio di una definitiva chiusura dei nostri istituti non avendo mai pianificato una strategia di interazione scuola/famiglie per rispondere al meglio ai bisogni di chi rappresenta la principale risorsa per un territorio e cioè i ragazzi. L’abbandono della scuola di Saponara è testimoniato anche dalla  perdita di alcuni riferimenti, basta pensare che non c’è più la segreteria nei nostri plessi e i genitori devono recarsi in comuni limitrofi, vi è una carenza  di progettazione, fino a qualche anno fa, precisa Calderone, la scuola di Saponara era il fiore all’occhiello dell’hinterland, senza dare nessun contributo, proponeva una buona offerta formativa al di fuori della classica didattica,  e pertanto si svolgevano: corsi di Latino, di Informatica, di Argilla, di Pittura, di Folk, di Educazione Stradale, Gruppi Sportivi, Progetto Gemellaggio con altre scuole, Baby Sindaco e Consiglio Comunale dei Ragazzi, etcc oggi tutto questo si è perso, esclusivamente per incapacità amministrativa. Secondo il giovane consigliere, oggi un genitore non iscrive un figlio nella nostra scuola sol perché a due settimane dal termine della scadenza delle iscrizioni viene fatta una proposta di incentivo economico di 250 euro, oggi i genitori vogliono il bene dei propri figli e pertanto noi Comune non dobbiamo dare incentivi economici o meglio elemosina ma dobbiamo proporre una buona offerta formativa ricca di tante progettualità cosi come lo era nel recente passato”.

 

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