Reggio Calabria: ospite del Laboratorio “Le Muse” il regista Salvatore Romano

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Ospite del Laboratorio “Le Muse” di Reggio Calabria il regista Salvatore Romano

Ha suscitato talmente tanto interesse e clamore l’appuntamento dedicato ai moti di Reggio del 1970, organizzato nelle scorse settimane dal Laboratorio delle Arti e delle Lettere Le Muse che il noto regista Salvatore Romano ha scritto personalmente una lettera al presidente del sodalizio reggino Giuseppe Livoti per l’attenzione ad un film che ha avuto una mancata distribuzione e che rappresenta  una storia vera ed autentica del nostro sud. “…LIBERARSI (Figli di una rivoluzione minore), è il primo e unico film sulla rivolta di Reggio Calabria del 70′ – scrive Romano- e questa constatazione la dice lunga sulla considerazione che certa elite culturale e storica, ha sempre avuto nei confronti dei reggini e dei fatti meridionali, non ufficialmente allineati con il sistema imperante. I cosiddetti moti di Reggio Calabria scoppiano ufficialmente il 14 Luglio del 1970, contro la decisione del governo di eleggere Catanzaro e non Reggio Calabria, come invece tutti s’aspettavano, Capoluogo di regione.Tale decisione è solo una delle tante che si porrà contro le speranze ed i sogni dei reggini di avere una aspettativa di lavoro ed un futuro migliore per i propri figli. La rivolta durerà circa un anno e mezzo. Sei i morti, migliaia i feriti, centinaia gli arresti, milioni e milioni di danni. Il risultato sarà quello di una sconfitta piena dei calabresi.  I fatti di Reggio sono sicuramente il più grande fallimento politico del secolo scorso nel meridione. L’intrecciarsi di altri eventi e fatti drammatici, porterà alla ribalta per altri versi la rivolta. Ciò che rimane è un senso di fastidio, di ingiustizia profondo, di verità mai svelate, di libertà represse, di tradimento del popolo, di vigliaccheria politica. Rimane che è stata una rivolta popolare di incredibile intensità che non aveva nessun colore politico di appartenenza e che come tale, era destinata al fallimento, ma non all’oblio per sempre. Un grazie a va al prof. Livoti per avere posto all’attenzione un film di grande livello intellettuale che vede come protagonista figli di Reggio come il reggino Giacomo Battaglia…”

Proprio per questo così Le Muse hanno invitato per venerdi 3 febbraio alle ore 18 presso la Sala D’Arte di via San Giuseppe 19,  Salvatore Romano, per una serata in cui si partirà dalla proiezione del film e verrà aperto un pubblico dibattito alla presenza di Giacomo Battaglia – attore, Giuseppe Bombino – presidente del Parco D’Aspromonte, il prof. Pasquale Amato – docente università di Messina e la curatrice dei Videodibattiti delle Muse il critico cinematografico Paola Abenavoli. Salvatore Romeno dopo corsi di regia e sceneggiatura a Roma ed un altro per “producer e sceneggiatori” in Rai, dopo la laurea in Giurisprudenza ha deciso seriamente di seguire questa strada e di fare il regista, tra i sui maggiori successi, la serie tv “Un posto al sole” per quasi 100 episodi.

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