Così il Direttore del Museo Archeologico di Reggio Calabria, Carmelo Malacrino, nell’annunciare il seminario di formazione “La persecuzione degli Ebrei in Italia e in Calabria” e l’inaugurazione di due mostre sul tema a partire da domani 24 gennaio a Palazzo Piacentini.
«Il Museo si conferma una dei luoghi di produzione della cultura in città e nella regione, aperto e inclusivo rispetto alle proposte e alle iniziative programmate dalle Istituzioni e dalle associazioni – continua il Direttore. Una realtà in crescita, il MArRC, non solo in fatto di presenze, ma soprattutto in termini di diffusione di conoscenza e sapere».
Alle 18.30, in Piazza Paolo Orsi, prevista l’inaugurazione della mostra “1938 – 1945. La persecuzione degli Ebrei in Italia” a cura della Fondazione Centro di Documentazione Ebraica Contemporanea, che si unisce all’esposizione “Presenza ebraica in Calabria”, a cura del Dipartimento PAU della Mediterranea, dell’Archivio di Stato di Reggio Calabria, della Soprintendenza Archivistica e Bibliografica della Calabria, e della Biblioteca comunale “Giuseppe De Nava”.
I due momenti ripercorrono la storia degli Ebrei nella nostra regione, a partire dalle prime fonti archeologiche risalenti al IV secolo d.C. fino al XIV secolo, lasso di tempo ricco di documenti letterari e archivistici, e fino al XX secolo con la deportazione antisemita nel campo di Ferramonti a Tarsia. La mostra, che si unisce a “Nomisma. Reggio e le sue monete” a cura di Carmelo Malacrino e Daniele Castrizio, arricchisce l’offerta dei reperti esposti al Museo e sarà visitabile sino al prossimo 12 febbraio.