Messina, Cacciotto: “la chiusura delle scuole per il gelo è solo la punta di un iceberg”

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Scuole chiuse“La chiusura delle scuole per il gelo di questi giorni, è solo la punta di un iceberg! E’ anormale, nel 2017, che si arrivino a chiudere diversi plessi scolastici per le rigide temperature di questi giorni; eppure naturale, ed è giusto che l’attuale Amministrazione lo faccia, incassare le critiche ed i disappunti di questi giorni. E’ altrettanto giustificato lo sfogo di tanti genitori di piccoli alunni che certamente non potevano portare i figli in aule gelide mettendo a serio rischio la salute; per non parlare dei docenti e del personale didattico e amministrativo tutto che, pur volendo, non ha potuto e non poteva lavorare in determinate condizioni. E’ però vero, continua Cacciotto, che i problemi dei plessi scolastici affondano le loro radici nel passato e anche piuttosto remoto; è inaccettabile che questa Amministrazione, così come le precedenti, non abbiano minimamente pensato a dotare, ad esempio la scuola elementare Domenico Gentiluomo di un impianto di riscaldamento che addirittura non esiste. E’ altrettanto inaccettabile che i Dipartimenti competenti non abbiano negli anni posto in essere tutto quanto necessario per garantire agli studenti e al personale, delle strutture scolastiche valide ed efficienti. Già, il problema delle scuole, sottolinea Cacciotto, oggi è del “riscaldamento” ma insieme a questo insistono diversi problemi: molte strutture, come è stato possibile appurare in questi mesi, non sono a norma, non rispettano gli attuali parametri imposti dal Ministero, molte scuole hanno facciate fatiscenti, con crollo di cornicioni. Ed ancora, il verde nei cortili delle scuole, la cui cura è lasciata spesso all’iniziativa dei genitori o della stessa scuola. Il problema mense, il problema acqua conosciuto nei mesi scorsi… Insomma, rimarca il consigliere, non vorrei, come spesso accade, che dopo la tempesta tutto ritorni nella quiete, nella normalità, nell’oblio che assai spesso caratterizza la nostra città. L’ordinanza di chiusura di molte scuole è un pugno allo stomaco per la città; non c’era altra soluzione forse ma, non si perda più tempo in chiacchiere, e che questi giorni possano invece essere l’inizio di un dialogo costruttivo tra la politica e le scuole. La politica deve occuparsi anche delle scuole, perché il futuro della città si gioca proprio sull’istruzione e garantire le condizioni necessarie per esercitare al meglio il diritto allo studio, equivale a volere una città migliore. Se quanto accaduto invece non sarà colto come il capolinea del fallimento della politica anche in materia di strutture scolastiche allora queste giornate saranno ricordate come l’ennesima “barzelletta” tutta messinese. Tutti contro tutti ma senza risolvere nulla tanto, il tepore per fortuna accompagna quasi sempre le nostre giornate e per fortuna che il nostro è un clima piuttosto mite quasi sempre. Cacciotto poi sottolinea un altro aspetto: nel programma elettorale di Accorinti si parlava di autogestione dei beni comuni, una delega oggi in possesso dell’Assessore Ialacqua. Mi ricordo, afferma Cacciotto, che nel programma Accorintiano le scuole dovevano essere concepiti come laboratori aperti, mattina e pomeriggio. Posso condividere l’idea di scuole che vadano oltre le ordinarie attività e che vengano “vissute” anche come laboratori creativi ed attività parascolastiche ma, tutto questo oggi è impensabile; i Presidi delle scuole fanno i salti mortali insieme a tutto il personale per garantire ogni giorno la sacrosanta giornata di scuola. Concludo, dichiara il consigliere circoscrizionale, auspicando che lo “scaricabarile” di questi ultimi giorni possa lasciare spazio ai fatti e non ai soliti proclami da piazza o dei “social”. La gente chiede risposte e non solo parole”. E’ quanto scrive in una nota il consigliere della Terza Circoscrizione, avv. Alessandro Cacciotto.

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