I Sindaci della Locride Meridionale: “una voce unica per lo sopravvivenza di un territorio abbandonato”

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Rosario Sergi“Si sono riuniti oggi 24 febbraio, nella sala del Consiglio comunale di Bovalino, i sindaci della Locride meridionale per un confronto serrato sulle problematiche inerenti la fascia meridionale jonica-reggina, più volte colpita da eventi calamitosi come le alluvioni del 1 novembre 2015, del 26 novembre 2016 e quella dei giorni scorsi, che hanno evidenziato la fragilità del territorio. I sindaci hanno espresso piena soddisfazione per l’inserimento, tra le opere strategiche, del completamento dell’arteria di collegamento Bovalino-Bagnara all’interno dello Statuto della Città Metropolitana, che sarà una possibilità concreta di crescita del territorio provinciale capace di creare nuove condizioni di sviluppo nel cuore dell’Aspromonte, collegando i due versanti. Nel corso della riunione sono state affrontate le problematiche relative al dissesto idrogeologico, alle strade alle infrastrutture anche tecnologiche, ai collegamenti della montagna (vedi strade di Campolico, a Sant’Agata, e l’SP 2 di Platì, completamente distrutte); e alle fiumare La Verde, Careri, Bonamico ,Ciancio e Palizzi che rappresentano una minaccia costante, nel periodo delle piogge, per i Comuni interessati.  Corsi d’acqua al centro dell’attenzione della Protezione Civile, accomunati dal sovraccarico di materiale inerte, proveniente dalla montagna, e dalla debolezza degli argini che li rendono pericolosi per le popolazione ad ogni allerta meteo. I sindaci auspicano che, da questa prima riunione, possa scaturire una collaborazione sinergica, anche grazie a un nuovo impulso dell’Assemblea dei Sindaci, che dia linfa allo sviluppo del territorio attraverso un coordinamento capace di evidenziare, agli organi sovra comunali,  le varie  problematiche esistenti. Senza programmazione, senza l’attenzione giusta per un territorio fragile come il nostro (che non ha nemmeno una strada provinciale “normale” che permette di raggiungere agevolmente i vari Comuni) ci ritroveremo sempre a parlare “a posteriori” dei danni subiti. Serve un’azione di prevenzione seria e continuativa e la realizzazione degli investimenti infrastrutturali che potranno mettere in sicurezza il territorio. I sindaci sono troppo soli quando devono affrontare le emergenze, bisogna capire, ad esempio, in questa fase di transizione, di chi sono alcune competenze: Città Metropolitana o Provincia? Aspettiamo ancora di capire questo! Un circolo perverso é quello di incontrarsi, sempre dopo, per fare riunioni dove ognuno evidenzia i danni subiti. Ma poi tutto tace e la scena si ripete alla prossima catastrofe. Il bisogno di associarsi nasce dunque dall’esigenza di dare risposte certe ai cittadini e per la necessità di conoscere la calendarizzazione degli interventi sul territorio“. E’ quanto scrivono in una nota il Presidente dell’Assemblea, Domenico Stranieri ed il Segretario, Rosario Sergi.

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