Costa Concordia: 5 anni fa l’apocalisse che causò 32 morti

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Erano le 21.45 di venerdì 13 gennaio 2012 quando la nave da crociera Costa Concordia urto’ gli scogli de Le Scole davanti all’isola del Giglio. Un impatto fortissimo che causo’ l’apertura di una falla di circa 70 metri sul lato sinistro dello scafo. La nave si areno’ poi a Punta Gabbianara, su uno scalino di roccia che le evito’ di precipitare a 100 metri sott’acqua. A bordo della Concordia, salpata da Civitavecchia per Savona, c’erano 4.229 persone (3.216 passeggeri e 1.013 membri dell’equipaggio): in 32 persero la vita, 157 i feriti. Fu la rotta decisa dal comandante Francesco Schettino, di “navigare secondo il suo istinto marinaresco, piu’ a ridosso dell’isola, confidando nella sua abilita”, hanno scritto i giudici, a far finire la Concordia sugli scogli. Un disastro per il quale e’ stato condannato in primo grado a 16 anni e un mese. Per lui anche l’interdizione perpetua dai pubblici uffici e per 5 anni come comandante di nave. Pena confermata in appello il 31 maggio scorso con in piu’ il divieto, per 5 anni, di praticare qualsiasi professione marittima. Si attende ora la Cassazione a cui ha fatto ricorso la difesa di Schettino, chiedendo l’annullamento della sentenza.

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