Cosenza, ‘ndrangheta e appalti: “necessaria trasparenza sui bandi di gara”

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Per il sindaco di Cosenza Occhiuto è necessaria maggiore trasparenza sui bandi di gara

Sindaco-Mario-Occhiuto-1-Cosenza“Ricordo al senatore Nicola Morra che il Comune di Cosenza e’ l’unico ente locale che in Calabria abbia fatto ricorso agli uffici della Prefettura chiedendo supporto per i bandi di gara con finanziamenti piu’ consistenti, a partire proprio dall’opera di piazza Bilotti. E che i componenti della Commissione aggiudicatrice per quell’opera furono indicati appunto dalla stessa Prefettura” dichiara in una nota il sindaco Mario Occhiuto in replica all’esponente del Movimento 5 Stelle. “Alle sollecitazioni del senatore Morra rispondo con tutta la fermezza di chi ha sempre agito nell’interesse del bene della collettivita‘. E anche nel caso di piazza Bilotti, ho gia’ dichiarato piu’ volte che il Comune di Cosenza ha agito con la massima trasparenza. Inizialmente, la gara venne annullata la prima volta per carenza documentale. Inoltre, per facilitare e sollecitare la piu’ ampia partecipazione possibile, si procedette con una inserzione a pagamento del bando andando cosi’ oltre gli obblighi di legge e coinvolgendo riviste di settore. Che abbia partecipato una sola impresa, poi, come accaduto del resto anche a Lorica o per la Metropolitana leggera di superficie appaltata dalla Regione Calabria (il cui importo e’ dieci volte superiore a quello di piazza Bilotti), con stazioni appaltanti diverse dalla nostra, questo non attiene alle responsabilita’ di una pubblica amministrazione”. “Il senatore Morra – continua – dimentica, tra le altre cose, che piazza Bilotti e’ stata completata in meno di 42 mesi, a fronte di una media nazionale sui lavori pubblici che supera i 120 mesi, a conferma della vigilanza che, da parte nostra, non e’ mai venuta a mancare. Superfluo e’ inoltre ribadire che l’impresa aggiudicataria aveva presentato la certificazione antimafia. E non appare privo di malafede, mi duole dirlo, il fatto di censurare una lunga inchiesta della magistratura sulle procedure di aggiudicazione, dal momento che quell’inchiesta si e’ conclusa, com’era logico, con la definizione di assoluta regolarita’ del nostro comportamento”. “A tal riguardo – prosegue-, ricordo al senatore Morra che il sottoscritto ha vissuto quattro anni sotto scorta per avere interrotto il modus operandi delle precedenti amministrazioni che affidavano lavori per 7milioni di euro annui (per circa vent’anni, e quindi con importi molto piu’ elevati) alle cooperative sociali, frazionandoli, senza chiedere mai, dunque, attraverso questo escamotage, la certificazione antimafia. Cosa che invece io ho attuato, pagando di fatto il prezzo di minacce e vessazioni, ma restituendo una piena espressione di legalita’ alla citta’ e agli stessi lavoratori che oggi vivono condizioni contrattuali assolutamente aderenti alle regole. Da amministratore, sono impegnato costantemente a discutere della necessita’ di avere a disposizione strumenti piu’ incisivi per prevenire le infiltrazioni mafiose nell’economia privata e negli appalti pubblici, sempre in un contesto di proficua collaborazione con la Prefettura, la Magistratura, le forze sociali”. “Non consento pertanto a nessuno – continua – di fare il populista con equazioni ingannevoli a danno del sottoscritto, poiche’ il mio unico scopo, quotidianamente, e’ quello di rendere questa citta’ piu’ bella, piu’ vivibile e libera da ogni possibile contaminazione illegale. Sugli appalti delle grandi opere che vogliamo continuare a realizzare a Cosenza, ho dato disposizione pedissequa di sottoporre il preliminare all’Autorita’ nazionale anticorruzione, a conferma – conclude – di come, sostenuto dalla giunta e dalla maggioranza, la difesa reale e non fittizia della legalita’ e della trasparenza sia per me un obiettivo irrinunciabile. Questi sono fatti, il resto e’ capzioso qualunquismo che non accettero’ mai e che rimando al mittente per cio’ che e’, ovvero una strumentalizzazione che a nulla di costruttivo serve, se non ad attirare attenzione mediatica”.

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