Ance Reggio Calabria: “convocare gli Stati generali delle opere pubbliche”

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Francesco-Siclari“Da tutti i protagonisti del mondo politico-istituzionale viene ripetuta come un mantra la necessità di rilanciare le opere pubbliche per far ripartire l’economia. Siamo convinti che questa sia una delle priorità assolute di un Paese che continua a tremare, a sbriciolarsi, ad avere bisogno di infrastrutture. Riteniamo perciò indispensabile programmare un momento di ampio confronto istituzionale su questa materia: dei veri e propri ‘stati generali’ delle opere pubbliche, a cui far partecipare il Governo, gli enti locali, le parti sociali, gli ordini professionali, le associazioni di categoria. Occorre porre al tavolo della discussione tutte le esigenze, nessuna esclusa. Dal rispetto del principio di legalità alla necessità di evitare liti temerarie che paralizzano gli appalti”. Lo afferma il presidente di Ance Reggio Calabria, Francesco Siclari, che prosegue: “In questi giorni le notizie diffuse dagli organi d’informazione evidenziano come una parte consistente della vita della nostra comunità sia legata alle sorti delle opere pubbliche. Un settore nel quale, purtroppo, si annidano illegalità di varia natura, spesso con l’interferenza di poteri criminali che condanniamo con forza. Esprimiamo a tal proposito il nostro plauso alle forze dell’ordine e alla magistratura per le ultime importanti operazioni messe a segno, che disvelerebbero un quadro, se confermato nel prosieguo delle indagini, assai preoccupante. Al tempo stesso, però, l’edilizia è un comparto che ha un ruolo davvero troppo importante per la nostra economia”. Secondo Siclari, “da imprenditori e da cittadini esprimiamo un giudizio positivo sull’annuncio di opere per 205 milioni di euro, derivanti dalla riattivazione del Decreto Reggio (la cui rimodulazione è stata appena sottoscritta) e dal Patto per Reggio. È questa una grande occasione per l’economia sana della città. In tal senso, apprezziamo anche il recente incontro tra l’assessore comunale ai Lavori pubblici, Angela Marcianò, il prefetto Michele Di Bari e il capo dell’Anac, Raffaele Cantone: dopo il recente varo del protocollo d’intesa che ha coinvolto il Governo e la Procura distrettuale antimafia, riteniamo sia stato un ulteriore passo avanti sul piano operativo. Tuttavia, come da noi richiesto all’Ufficio territoriale del governo, in qualità di rappresentanti delle imprese edili della provincia, sollecitiamo un’interlocuzione con le parti sociali – sindacati e Ance – per rappresentare allo Stato le esigenze concrete del mondo del lavoro. È molto importante, per l’economia sana di Reggio e della sua provincia, poter contare su celeri procedure di verifica ex ante della legittimità degli appalti, che garantiscano la concreta apertura dei cantieri e l’effettivo avvio delle attività. La sfida – dice ancora Francesco Siclari – è quella di contemperare interessi diversi, non confliggenti ma egualmente rilevanti. È questo lo spirito che ha animato lo sforzo prodotto dalla nostra associazione per rafforzare le misure contenute nel codice etico di categoria”. Il presidente dei costruttori edili reggini esprime infine “forte preoccupazione per il dilagare del fenomeno delle liti giudiziarie temerarie, che rischia di mandare in tilt l’intero sistema della giustizia amministrativa paralizzando, al contempo, la realizzazione delle opere pubbliche. Riteniamo sia inaccettabile l’atteggiamento che alcune aziende adottano nel momento in cui non risultano aggiudicatarie di lavori, attraverso il ricorso forzato a un’azione legale pretestuosa. Un contenzioso che spesso produce come unico effetto quello di bloccare l’appalto senza che vi sia alcuna possibilità di vittoria in tribunale. Al di là degli aspetti tecnici di natura prettamente giuridica, le cui valutazioni spettano agli organi competenti – conclude Francesco Siclari – appare evidente come la questione sia anche di carattere culturale e investa, in maniera decisa, la sfera etica e professionale che dovrebbe, sempre, ispirare e guidare l’azione di quanti operano nel settore delle costruzioni. Per far fronte anche a questa situazione è indispensabile prevedere rimedi normativi ed amministrativi efficaci”.

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