Aeroporto dello Stretto, il PCI: “Falcomatà scende in piazza e protesta contro se stesso”

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“Forse nemmeno la penna di Pirandello avrebbe potuto descrivere le scene surreali a cui è capitato di assistere sabato al sit-in organizzato dal comitato pro aeroporto nella piazza antistante i palazzi di rappresentanza politica e istituzionale della nostra città. Assieme al comitato organizzatore ed alle forze politiche che hanno aderito, compreso il PCI, ha ritenuto di scendere in piazza anche il sindaco, contornato da tutti i suoi. Ma mentre i partecipanti guardavano verso i palazzi delle rappresentanze politiche, ai quali idealmente si rivolgevano per sollecitarli alla lotta per la sopravvivenza dello scalo cittadino, il primo cittadino ed i suoi verso chi o cosa guardavano? Senza alcuna logica, anche loro rivolgevano lo sguardo (Pirandello avrebbe scritto con entusiasmo la seconda edizione di “Cosi e’, se vi pare”) in direzione del palazzo che temporaneamente li ospita, come se dentro vi fossero altri interlocutori da sollecitare, che non fossero loro stessi!! Qualcuno, almeno di mezza età , può suggerire al primo cittadino, che quando la gente scende in piazza sancisce, di fatto, la sconfitta della politica e che il suo posto , in questi momenti, non è partecipare demagogicamente a raduni stradaioli, quasi con malcelata nostalgia per qualche esperienza degli anni 70. Oggi, per il sindaco, gli interlocutori dovrebbero essere Enac, il governo nazionale e il governatore della Calabria e, questi, non li trova in piazza o in Prefettura, ma nelle loro sedi istituzionali. Ad Enac occorre sollecitare il completamento della procedura per la individuazione del nuovo gestore aeroportuale, dopo il fallimento di Sogas. Al Governo richiedere di deliberare, con somma urgenza , la continuità territoriale per lo scalo dello stretto, per consentire di assegnare, anche ad altri vettori interessati, se Alitalia non ha più interesse , gli atterraggi e i decolli a Reggio a tariffe concordate e calmierate per i residenti nel territorio della Città metropolitana, per i disabili, per i giovani da 2 ai 21 anni, per gli anziani al di sopra dei 70 anni ed per gli studenti universitari fino al compimento del 27° anno d’età. Al governatore della Calabria notificare ed intimare   di non provarci a privilegiare l’aeroporto “di prossimità” alla sua città. Risolva in prima persona tali questioni, senza utilizzare strumentalmente la piazza (certamente non sua…), anche se a noi, mettendo logicamente in fila un accadimento dietro l’altro, comincia a sorgere il sospetto che, in realtà, si tratti di una triste pantomima, freddamente concertata a tavolino, dove il giorno 19 o subito dopo, ci indicheranno di “celebrare” un salvatore della patria per un problema (con Alitalia o altri vettori ) già discusso e risolto in partenza. A pensare male, stante i personaggi, non è mai peccato“. E’ quanto scrive in una nota l’Avv. Salvatore Chindemi, responsabile per le politiche della Città Metropolitana del PCI.

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