“Sicilia Centrale” e il referendum: iniziativa domani a Messina

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referendumUn “vulnus per la democrazia”, secondo il professore Daniele Tranchida, una “straordinaria opportunità per l’Italia”, secondo l’onorevole Vincenzo Garofalo. Saranno questi alcuni dei temi dibattuti nel corso della “Tavola rotonda sul quesito referendario del 4 dicembre”, iniziativa dall’associazione “Sicilia Centrale”, in programma domani, venerdì 2 dicembre alle 10, all’Accademia Peloritana dei Pericolanti, nella sede centrale dell’UniversitàUn faccia a faccia tra chi sostiene le ragioni del “sì” alla riforma costituzionale e chi è schierato per il “no”. A favore interverranno Garofalo e l’avvocato Nunziello Anastasi. Per coloro che sono contrari, Tranchida e il professore Diego Celi. Modererà Silvano Arbuse. “Questa riforma – afferma Tranchida, in un’anticipazione del confronto di domani – riprende il peggio della Prima e della Seconda Repubblica. Quanto alla Prima, ripropone l’odio per le autonomie locali e la partitocrazia. Quanto alla Seconda, dà continuità, attraverso l’Italicum, alla legge elettorale 270/2005, il cosiddetto Porcellum, da più parti contestato e dichiarato parzialmente incostituzionale”. La riforma, sempre secondo l’accademico, “altera l’equilibrio dei poteri, il rapporto tra poteri legislativo ed esecutivo, e mina il principio basilare della partecipazione democratica”. Diametralmente opposte le posizioni di Garofalo, deputato di Area popolare e vice presidente della commissione Trasporti della Camera: “Domenica è necessario votare sì per avere finalmente uno Stato più moderno e competitivo. La riforma lascia salva la parte dei princìpi e delle libertà fondamentali ma modernizza la macchina Stato, rispondendo finalmente a un’istanza che proviene dalla cittadinanza, quella di un apparato istituzionale più snello e competitivo. Questo stiamo provando a fare con questa riforma che è una straordinaria opportunità per il nostro Paese”. Annunciati, sempre per domani, i contributi di Elvira Amata, Antonio Celeste, Giacomo Dugo, Giorgio Fleres, Lucrezia Lorenzini, Franco Providenti, Antonella Russo e Franco Tiano“Sicilia Centrale” è un’associazione costituitasi a Messina, che si pone come stazione politica capace di analizzare, in ottica isolana, le ricadute sul territorio degli eventi politici nazionali e internazionali e, quindi, dei riflessi sui cittadini delle scelte assunte a Roma e Bruxelles.

 

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