Reggio Calabria, zona a traffico limitato sul Corso Garibaldi. AN: “demagogia, retorica e propaganda quotidiana”

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“Demagogia, retorica e propaganda quotidiana. Dal renziano Sindaco reggino cosa ci si potrebbe aspettare di altro e di diverso? Ora che pare sia stato individuato come prossimo membro della nomenclatura governativa di partito proprio dall’ex Premier, Falcomatà si mette ancor di più in riga con la linea del fumo prodotto dall’aria fritta delle enunciazioni in stile PD degli ultimi tempi. Venendo al fatto, un fatto però non c’è. Nel senso che stamattina, con un semplice post su Facebook, il Sindaco annuncia l’istituzione di una non meglio precisata Zona a Traffico Limitato sul Corso Garibaldi. Lo stupore è generale ed è pari allo sconcerto nel dovere apprendere che il Sindaco scrive: “…da oggi… basta soste selvagge e automobili che fanno lo slalom tra i pedoni”. Da oggi? E con i due anni di governo suo e dei suoi amici come la mettiamo? È imbarazzante comprendere che o Falcomatà fino ad oggi ha fatto uno sconto ad incivili e pirati della strada liberi di violare ogni norma del codice della circolazione per un biennio, oppure non aveva ancora compreso che il Corso Garibaldi è già da quindici anni isola pedonale. Forse questa Giunta ha un background del passato troppo unilaterale e partigiano per ricordare che prima della sindacatura Scopelliti a fare lo slalom tra i pedoni non erano solo le automobili ma anche gli autobus e dimentica che davvero non era consentito a nessuno di transitare o parcheggiare sul Corso principale della città, pattugliato e monitorato persino nelle ore notturne”, è quanto scrive in una nota AN Reggio Calabria. “In entrambi i casi prospettati -prosegue la nota- ci sembra che la morale sia sempre la stessa, quella che emerge ogni giorno più evidente da una favola raccontata ai cittadini da buon imbonitore, farcita di promesse e aspettative puntualmente smentite dai “fatti non fatti” che successivamente si registrano sull’agenda. Questa di oggi si aggiunge semplicemente alle altre finora lette ed ascoltate dai reggini, i quali, però, finalmente hanno aperto gli occhi ed hanno risposto alle urne tutto il loro dissenso verso una gestione inadeguata della res pubblica come mai finora si era vista, fatta di mere enunciazioni alle quali non segue mai altro che abbandono e degrado. I temi dell’educazione civica, della pulizia delle strade e della sicurezza e non sono fini a loro stessi, ma costituiscono veicolo di insegnamento per i più giovani, danno il segnale di ciò che significhi legalità e rispetto delle regole elementari del vivere civile di una comunità. Temi troppo importanti per essere trattati con facili annunci soprattutto se poi non seguiti dalle successive fasi esecutiva e sanzionatoria, le uniche in grado di restituire non soltanto decoro alla nostra Reggio, ma anche soddisfazione a chi le regole continua a rispettarle, pur circondato dall’abuso e dalla prevaricazione che in questi due anni hanno regnato in città”, conclude la nota.

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