Reggio Calabria, operazione “Ecosistema”: gli arrestati lasciano la caserma dei carabinieri [FOTO e VIDEO]

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Reggio Calabria, operazione “Ecosistema”: le indagini, condotte dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale dei Carabinieri sotto la direzione della Procura Distrettuale Antimafia

arresti-operazione-ecosistema-15Alle prime luci dell’alba questa mattina, nella provincia di Reggio Calabria – in particolare nell’area del basso Jonio Reggino – a Roma, Ascoli Piceno e in provincia di Urbino, i Carabinieri del Comando Provinciale di Reggio Calabria, con l’ausilio di tutte le articolazioni territoriali dipendenti, su ordine della Procura della Repubblica – D.D.A.- presso il Tribunale di Reggio Calabria, hanno tratto in  arresto 14 persone, sottoponendone all’Obbligo di dimora con obbligo di presentazione alla P.G. altre 4, in esecuzione di Ordinanza di applicazione di Misure Cautelari emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Reggio Calabria, su richiesta della locale Procura Distrettuale Antimafia.

Le persone destinatarie del provvedimento cautelare sono ritenute responsabili, a vario titolo, dei seguenti reati:

  • concorso esterno in associazione di tipo mafioso (artt. 110, 416 bis. comma 1,2,3,4,5 e 6 c.p., 3 L. 146/06);
  • turbata libertà degli incanti (artt. 110, 353 comma 1,2 c.p., 7 L. 203/91);
  • violenza privata (art. 610 c.p., 7 L. 203/91);
  • estorsione (artt. 110, 629 comma 1 e 2, in relazione all’art. 628 comma 3 nr. 3 c.p. e 7 L. 203/91);
  • illecita concorrenza con minaccia o violenza (artt. 81 cpv, 110, 513bis comma I e II c.p., 7 L.203/91),

tutte ipotesi aggravate dall’aver agito con modalità mafiose e per agevolare la cosca di riferimento;

  • falsa testimonianza (artt. 110, 372 c.p.);
  • corruzione per l’esercizio della funzione (artt. 110, 318 c.p.);
  • corruzione per un atto contrario ai doveri d’ufficio (artt. 110, 319 c.p.);
  • detenzione e porto illegale in luogo pubblico o aperto al pubblico di armi comuni da sparo (artt. 81 cpv. c.p., 2, 4 e 7, l. 895/1967).

Le indagini, condotte dal Nucleo Investigativo del Comando Provinciale Carabinieri sotto la direzione della Procura Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria.

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