La Commissione Giustizia del Senato della Repubblica ha convocato in audizione il sociologo Antonio Marziale

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La Commissione Giustizia del Senato della Repubblica, nell’ambito dell’esame del disegno di legge n. 2284 in materia di modifiche al codice di procedura civile, ha convocato in audizione informale, il prossimo 10 gennaio, il sociologo Antonio Marziale, Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria, tra i più attivi nel Paese contro la ventilata soppressione dei Tribunali per i minorenni e la loro sostituzione con sezioni specializzate presso i Tribunali Ordinari. A più riprese, Marziale ha spiegato i motivi che lo spingono a lottare in tal senso: “Primo fra tutti – dice – il rischio che insieme al Tribunale per i minorenni scompaia la cultura dell’infanzia, la percezione della differenza tra lo status di minore d’età e quello di adulto, che, in una disamina riformatrice non può essere sottovalutato, anche perché la costruzione di tale percezione è costata millenni di fatica ed è fonte di ogni legislazione fondante i diritti dei minori”. Per il Garante: “l’apertura all’ascolto da parte della Commissione Giustizia del Senato apre varchi a quanti si dicono convinti che i Tribunali per i minorenni siano presìdi imprescindibili laddove la cultura dell’infanzia è davvero radicata e avvertita come prioritaria per una società compiutamente civile e democratica”. “Mi dico grato – conclude Marziale – al presidente della Commissione, senatore Nico D’Ascola, insigne giurista, per l’opportunità che offre al Garante calabrese e nell’occasione ribadisco quanto sia importante che nell’ambito di un processo riformatore vi siano le persone giuste al posto giusto, perché ciò è sinonimo di garanzia anche per le voci che nel coro risultano discordanti”.

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