“Terremoto” politico e imprenditoriale a Villa San Giovanni: adesso il Comune rischia lo scioglimento

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Villa San Giovanni: il Tribunale condanna, per il caso Banda Falò, l’ex giunta comunale di Rocco La Valle e per loro scatterà la Legge Severino

Il caso “Banda Falò” fa vittime illustri nell’attuale amministrazione villese. Il Tribunale di Reggio Calabria ha condannato la Giunta dell’ex Sindaco di Villa San Giovanni, Rocco La Valle composta da Antonio Messina, attuale sindaco della cittadina, Giovanni Siclari, attuale vicesindaco, Angela Attinà e Lorenzo Micari, assessori della maggioranza attuale. 

La condanna è arrivata perchè l’amministrazione villese passata avrebbe permesso a lidi e stabilimenti di operare nonostante fossero in gran parte su terreno demaniale, per questo sono tutti da ritenersi responsabili di abuso d’ufficio e falsa autorizzazione. Cosi’ ha deciso il Tribunale di Reggio Calabria, presieduto da Natina Pratticò, che ha condannato l’ex sindaco di Villa, Rocco La Valle, a 1 anno e 6 mesi, mentre un anno e’ andato al suo vice del tempo, oggi primo cittadino, Antonio Messina, come a tutti gli ex assessori, Giovanni Siclari, Lorenzo Micari, Angelina Attinà, Francesco Romanzi e Cosimo Salzone. E’ invece di un anno e 10 mesi la condanna decisa per il capo dell’ufficio tecnico, Francesco Morabito. Condanne, come per tutti con pena sospesa, sono arrivate anche per i legali rappresentanti del lido Bandafalò e per l’amministratore della ditta ‘Boccaccio’. Nei loro confronti, tutte le contestazioni di occupazione di suolo pubblico sono state dichiarate prescritte, ma a loro carico rimane il concorso negli episodi di abuso d’ufficio contestati agli amministratori.

Proprio per gli amministratori, adesso, potrebbe aprirsi un nuovo capitolo. Sebbene la sentenza del Tribunale non preveda pene accessorie, toccherà alla prefettura decidere se e in che misura possa essere applicabile agli amministratori condannati. Un nodo che potrebbe portare anche allo scioglimento del consiglio comunale di Villa San Giovanni, perché fra i condannati per abuso d’ufficio c’e’ anche l’attuale primo cittadino, Antonio Messina.

L’accusa sulla vicenda era stata presentata dal PM Gaglioti. Un caso che ha scosso, negli anni, la città di Villa San Giovanni, perchè colpiva una società come Bandafalò  il cui l’unico scopo era quello di raccogliere fondi per diversi progetti in Africa. Ma come riscontrato dai PM Sara Ombra e Gabriella Cama, ci sarebbero state diverse violazioni nella realizzazione della struttura.

In caso di sospensione per la legge Severino, adesso, le prospettive per il Comune di Villa San Giovanni potrebbero diventare clamorose: un vero e proprio terremoto ha scosso la cittadina dello Stretto.

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