Tribuna Politica: momenti di crisi per Luigi Di Maio

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luigi-di-maioDopo esser stato per mesi sulla cresta dell’onda, negli ultimi tempi sembra essersi un po’ appannata la stella di Luigi Di Maio, che sta vivendo la fase forse più difficile della sua (breve) carriera politica, vittima forse anche di una sovraesposizione che gli sta risultando nociva per l’immagine, oltre che di qualche attacco diretto degli avversari e, non in ultimo, di una fronda interna.

La rivolta contro Luigi Di Maio

A quanto pare infatti, ben 70 parlamentari grillini stanno lavorando in gran segreto per organizzare una vera e propria rivolta contro di lui, con l’obiettivo di sfiduciarlo. Certo, non è una novità che all’interno del Movimento 5 Stelle ci siano malcontenti ma, il fatto che in questo caso a farsi portavoce sia proprio Roberto Fico (uno dei fedelissimi di Beppe Grillo) cambia le carte in tavola.

Lui ha naturalmente smentito queste voci ma praticamente tutti sanno che i rapporti tra Fico e Di Maio sono ormai da tempo logori, e questo avrebbe convinto alcuni dell’organizzazione di un misterioso “ammutinamento”. In realtà se andiamo a fondo di questa vicenda scopriamo che, anche se Di Maio è il principale obiettivo, questa presunta “coalizione” vorrebbe contrastare la triade Di Maio – Di Battista – Casaleggio, perché si starebbero allontanando troppo dalle origini del movimento e cercano di accentrare troppo potere su loro stessi.

Insomma, per la prima volta i malumori che sono sempre esistiti emergono prepotentemente e accomunano tanti parlamentari compresi Carlo Sibilia e Carla Rocco. Tra l’altro, Fico ha anche chiesto un intervento del leader Beppe Grillo che l’ha liquidato con una risposta, secondo lui, poco soddisfacente. Avrebbe detto.

 “ci raduniamo in una stanza io, voi e Luigi, dite tutto quello che non vi sta bene e riprendiamo il lavoro”.

Il difficile rapporto con le imprese

Non abbiamo di certo le prove di questa corrente contraria all’interno del Movimento 5 Stelle ma, se Grillo è stato coinvolto, probabilmente alcune incomprensioni e malcontenti che rischiano di degenerare esistono. Ad ogni modo per Di Maio i problemi non finiscono qui, perché il recente forfait all’incontro di Capri, dove era atteso da giovani imprenditori, ha aperto la strada a diverse interpretazioni.

Questa assenza dell’ultimo minuto giustificata con un generico “impegni”, arriva a poco più di un mese da un’altra rinuncia simile: quella di Cernobbio. All’incontro di Capri doveva essere presente insieme a Maria Elena Boschi e Mara Carfagna, quindi gli organizzatori hanno cercato anche di far slittare la data o di permettere la partecipazione solamente in video per il deputato pentastellato.

Purtroppo nemmeno questo è bastato e se alcuni hanno interpretato il comportamento di Di Maio come un segnale della sua incapacità di governare, altri l’hanno accolto come un segno favorevole visto che dimostrerebbe il suo allontanamento dai “poteri forti”. Nei mesi scorsi infatti si era anche discusso molto di un incontro che aveva avuto a porte chiuse con alcuni rappresentanti delle lobby. Naturalmente, un evento simile aveva scatenato malumori che lo avevano obbligato a giustificarsi su Facebook, forse questo è davvero il segnale di una cambio di rotta necessario per uscire dall’importante momento di difficoltà che sta vivendo Luigi Di Maio.

Per approfondire: Luigi Di Maio su Politicanti.it

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