Torna in mare “Elisa”, la tartaruga Caretta caretta salvata in Sicilia [FOTO]

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E’ tornata in mare, nel suo habitat naturale, tra le creature della sua stessa specie. È tornata nei fondali del palermitano, dopo essere stata curata e riabilitata

caretta-caretta-7Elisa, la caretta caretta di 12 chili presa in cura dal Centro nazionale di monitoraggio e recupero di tartarughe marine dell’Istituto zooprofilattico sperimentale della Sicilia, è stata rimessa in libertà in un luogo suggestivo e di incantevole bellezza: la Baia del Corallo, a Sferracavallo. L’evento di ieri, organizzato con l’associazione “You Dive Club Capogallo”, è un nuovo passo avanti non solo dell’istituto, ma anche dei giovani volontari e attivisti ambientali di You Dive Club che da sempre si impegnano per la salvaguardia dell’ambiente, dell’equilibrio dell’ecosistema, della pulizia dei fondali e della costa di questo angolo del litorale di Palermo. La tartaruga è stata ritrovata nel mese di agosto con una lenza in bocca ed è stata subito trasferita nei laboratori dell’Istituto zooprofilattico sperimentale di Palermo. Con un esame diagnostico è stata individuata anche la presenza di un amo nell’intestino.

Subito dopo l’intervento, e ad appena tre mesi dal suo ritrovamento, ieri è tornata in libertà. Ad assistere all’evento non solo gli ambientalisti di You Dive Club, ma anche giovani scolaresche. I più di cento studenti hanno anche partecipato a lezioni sui fondali e sugli organismi marini, incontri tenuti ieri dai giovani biologi del Club.
«Abbiamo coinvolto i ragazzi delle scuole – dice Vincenzo Di Gangi, uno dei soci di You Dive Club Capogallo – per sensibilizzarli al rispetto dell’ambiente e pr far comprendere l’importanza del mantenimento dell’ecosistema, anche marino. Per far conoscere il mondo dei fondali, con la sua fauna e la sua flora, abbiamo realizzato l’attività “Il mare in diretta”: un nostro sub, munito di videocamera, si immerge nelle acque di Sferracavallo e le immagini della cam vengono proiettate in diretta su un grande schermo, davanti al quale siedono i bimbi”. In questo modo i ragazzi vengono coinvolti in maniera attiva e possono anche interagire con il subacqueo.
Anche l’iniziativa di ieri rientra nel progetto “La Riserva di Capo Gallo tra Terra e Mare”, lanciato negli scorsi mesi e che continuerà anche durante la prima parte del prossimo anno. Un progetto che punta alla valorizzazione della riserva di Capogallo, sia dei suoi fondali che del suo percorso su terra. Tra le attività proposte dai ragazzi, escursioni, lezioni di immersione, battesimo del mare, fitness in riva al mare e lezioni con i suoi biologi marini.

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