Reggio Calabria, piazza Garibaldi di nuovo abbandonata: “dopo la grandiosa scoperta, tutti si sono dimenticati…”

StrettoWeb

scavi piazza garibaldi (5)“Ancora una volta la città assiste impassibile allo stato di abbandono di un sito che potrebbe, viceversa, costituire una delle più importanti occasioni di sviluppo per la nostra Reggio. Il riferimento è rivolto alla situazione non più tollerabile in cui versa piazza Garibaldi, con gli importanti scavi archeologici che hanno destato grande stupore ed interesse internazionale tra gli addetti ai lavori. La grandiosità della scoperta ha fatto il giro del pianeta tra gli studiosi e le varie ipotesi circa l’epoca ed il valore dei ritrovamenti ha suscitato enorme clamore in ambito scientifico, che ovviamente adesso, senza il necessario rilancio mediatico e in assenza di una adeguata programmazione da parte delle istituzioni, a riflettori spenti, è inesorabilmente calato”. Lo afferma in una nota Ernesto Siclari del Coordinamento Azione Nazionale.

“Che si tratti della solita storia tutta reggina è dubbio che pervade la mente dei cittadini e anche Azione Nazionale,  senza finalità polemiche, ma esclusivamente di tutela dell’interesse della nostra Reggio, inizia ad intravedere tra le pieghe di questa vicenda i caratteri tipici della neghittosità. Tuttavia, l’apatia in cui è caduta la cittadinanza in questi ultimi anni, che la costringe a subire passivamente ogni sorta e forma di degrado, cupamente rassegnata di fronte alle evidenti incapacità amministrative, non coinvolge questo movimento politico, sempre attento alle esigenze della popolazione e del territorio”.

“Oggi, davanti alla ennesima occasione di sviluppo lasciata decantare nel disinteresse generale, Azione Nazionale formula alle istituzioni preposte un appello accorato, affinché si attivino immediatamente fornendo ai reggini risposte adeguate circa i procedimenti amministrativi in corso, lo stato degli stessi e gli obiettivi finali cui i medesimi procedimenti tendono. A fari abbassati tutto diventa più nebuloso ed i cittadini perdono il bandolo della matassa, in assenza di comunicati e di quella necessaria informazione pubblica che rende partecipe la cittadinanza medesima alla vita sociale”.

“L’Amministrazione comunale avrebbe il compito, secondo quanto previsto dal Codice dei Beni Culturali, di favorire la valorizzazione e quindi la fruizione del patrimonio culturale ricadente sul proprio territorio, cosa che, a quanto pare, anche nel caso in questione, non stia avvenendo. L’area di Piazza Garibaldi dovrebbe essere riorganizzata in funzione della nuova destinazione ad area archeologica, prevedendo l’allestimento di cartellonistica illustrativa , illuminazione,  oltre che un adeguato inserimento urbanistico”.

“Quale sia la prospettiva generale che l’amministrazione Falcomatà stia concependo per questa città non è dato sapere, anche a fronte delle contraddittorie scelte messe in campo in questi fallimentari anni di gestione della cosa pubblica. Certamente non appartiene a questa Giunta comunale quella visione di città turistica che era stata immaginata dalle amministrazioni di centro destra e che tanto sviluppo aveva portato in termini di turismo, commercio, occupazione ed imprenditoria locale”.

“Che Reggio possa essere un museo a cielo aperto e che i preziosi reperti che fanno da corollario ai bronzi di Riace trovino continuità anche fuori dalle mura di Palazzo Piacentini e lungo le vie cittadine è un sogno a cui non possiamo e non vogliamo rinunciare ed Azione nazionale oggi indossa le vesti di promotore di questa iniziativa, affinché il Comune, la Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la città Metropolitana, ma anche tutte le altre istituzioni interessate alla vicenda diano puntuali e precise informazioni alla cittadinanza circa lo stato dei procedimenti amministrativi volti al completamento delle opere programmate ed agli obiettivi finali cui si indirizzano. Allo stesso tempo, questo movimento politico chiede che ai ritrovamenti sia conferito ogni riguardo possibile in un’ottica di strategia promozionale in grado di valorizzarne la portata e l’immenso valore attrattivo”.

Condividi