L’On. Paolo Parentela (M5S) spiega le motivazioni sul NO al Referendum del 4 Dicembre

StrettoWeb

Il Parlamentare del Movimento 5 Stelle, l’On. Paolo Parentela ha dichiarato, in esclusiva a StrettoWeb, le motivazioni sul NO per il referendum del 4 Dicembre

Il deputato della Camera Paolo Parentela appartenete al Movimento 5 Stelle e in esclusiva a StrettoWeb, ha rilasciato un’intervista spiegando le motivazioni per cui votare NO al referendum del 4 Dicembre.

Perché secondo Lei bisogna votare NO, i cittadini cosa pensano di questo Referendum?

È importante votare NO per diversi motivi. Il primo è capire chi ha voluto questa riforma, i cittadini non l’hanno richiesta. Sono tre anni che noi del Movimento 5 stelle giriamo nei territori e i cittadini non hanno richiesto questa revisione. Loro ci chiedono di fare qualcosa per il lavoro, per la piccola-media impresa, per il reddito di cittadinanza, questo ci chiedono, non di cambiare più di 40 articoli della costituzione! Il secondo motivo è per togliere la Democrazia e la sovranità al cittadino, sancita dall’Art.1 della costituzione. Con questa riforma non avremmo più la possibilità di votare i senatori della Repubblica e sarà una Camera di nominati dai consigli Regionali a cui verrà regalata l’immunità parlamentare. Terzo motivo: non è vero che bisogna fare questa riforma per velocizzare le leggi. L’Italia ha tante leggi che non vengono applicate e inoltre il Parlamento può redigere una legge perché ha gli strumenti. Una legge si può redigere anche in 48 ore, com’è successo per la legge Boccaluti o il Lodo Alfano, in 20 giorni. Inoltre il Nuovo Senato potrà osteggiare una legge e tenersela per se per 30-40 giorni. Quarto motivo, i costi. Basta fare una legge ordinaria per tagliare i costi della politica. Noi già la facciamo rinunciando ai Rimborsi elettorali e tagliato gli stipendi. Altra cosa importante: oggi i cittadini possono partecipare tramite proposte dirette ad iniziativa popolare con 51 mila firme, domani ne serviranno il triplo. Stessa cosa vale per il referendum abrogativo.

Da chi è voluta questa riforma?

Dai partiti, ma nessuno nel loro programma elettorale ha messo questa voce. Quindi da chi? Questa riforma è voluta da grandi banche finanziarie come la Jp Morgan che in un documento scritto mesi fa ha esplicitato questo desiderio di modificare le costituzioni dei Paesi dell’Europa meridionale. Di mezzo c’è anche la Massoneria deviata, tanto è vero che nel programma della rinascita della P2 c’è una dicitura dove una camera (il Senato) deve essere non elettiva”. 

Alla luce di questi fatti, secondo Lei, chi ha portato avanti questa riforma?

Questa riforma è portata avanti da Renzi, che è il mandante di questi poteri occulti finanziari, la Boschi che sappiamo in che giro è, e Napolitano, famoso per aver azzoppato questo paese in varie occasioni sia da Ministro che da Presidente, e da Verdini che sta scrivendo questa riforma trasformandosi da condannato a padre costituente. Queste sono le persone che stanno portando avanti questa riforma ed è un valido motivo per votare NO alla riforma”. 

Se dovesse passare questa riforma, cambieranno i poteri del Parlamento?

Con questa riforma il Governo avrà più potere nei confronti del Parlamento. Non ci sarà più il bilanciamento tra il potere esecutivo e il potere giudiziario. Così Loro potranno scegliere i Componenti dei Consigli superiori della Magistratura, i componenti della corte Costituzionale e potranno dichiarare lo stato di Guerra attraverso solo la Camera dei Deputati con la maggioranza assoluta. Se un domani Loro avranno intenzione di dichiarare lo stato di guerra, con questa riforma, potranno farlo con un voto di maggioranza assoluta. Infine altra cosa importante è la riforma del titolo quinto, con questa riforma si da più potere allo Stato in ambito ambientale, turistico ed energetico, cosa che ci preoccupa perché questo Governo è schiavo delle lobbie del petrolio, basta vedere la vicenda Trivellopoli, tanto è vero che col decreto Sblocca Italia hanno dato la possibilità alle multinazionali del fossile di perforare i nostri terreni (suolo e mare). Basta vedere che nell’alto ionio Cosentino ci sono 16 concessioni per l’estrazione di idrocarburi, gas e petrolio.

In conclusione Lei cosa dice al cittadino?

Sono tante quindi le motivazioni del NO, invitiamo la gente ad informarsi e a non ascoltare slogan elettorali di Renzi o della maggioranza, di non farsi ricattare e di non farsi svendere. Se il cittadino saprà informarsi, capirà che votare No è essenziale. Invitiamo i cittadini che hanno dubbi, a leggersi l’art. 70 (il potere legislativo è esercitato dalle due camere), mentre il nuovo articolo 70 sarà composto da oltre 800 parole e non si capisce nulla tanto è vero che Zagrebelsky ha annunciato che se passa il decreto smetterà di insegnare diritto costituzionale.

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