Liquori, scongiurata la chiusura della “Borsci” di Taranto: proroga di 6 mesi a Caffo per la gestione

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E’ stata scongiurata la chiusura della Borsci industria liquori a Taranto. La curatela fallimentare ha sottoscritto ieri un accordo che proroga l’affidamento per altri sei mesi, con il gruppo Caffo, che gestisce l’azienda dal 2013. Già la scorsa settimana era stata raggiunta una prima intesa in tal senso e in merito alla proroga a Caffo, Antonio Trenta, segretario Uila Taranto, ha dichiarato che sara’ fatto tutto “il possibile affinche’ questa proroga sia l’ultima. Dobbiamo creare tutti i presupposti necessari – ha aggiunto – per arrivare nel piu’ breve tempo possibile all’assegnazione definitiva per il gruppo Caffo. I produttori del vecchio Amaro del capo sono stati i soli ad aver garantito la permanenza della Borsci, che produce l’elisir di San Marzano, a Taranto, con un piano industriale che ci fa ben sperare in un incremento della produzione, nella diversificazione dei prodotti e un aumento dell’organico”. “La cessazione dell’attivita’ era prevista per ieri – ha ricordato il sindacalista – ma il curatore si e’ prodigato in questi giorni affinche’ arrivasse prima possibile la proroga per evitare che questo accadesse“. Nei giorni scorsi lo stesso Sebastiano Caffo a nome del gruppo, che ha sede in Calabria, aveva lamentato come per Borsci si andasse di proroga in proroga senza nessun approdo definitivo malgrado il piano di sviluppo presentato dallo stesso gruppo Caffo a tutela dei lavoratori, della produzione e dei creditori.

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