Femminicidio: uccise la moglie a coltellate, uomo condannato a 30 anni

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Angelo Barberio, il muratore di 43 anni accusato dell’omicidio della moglie Francesca Le Pera, uccisa a coltellate il 12 aprile del 2015, e’ stato condannato a trent’anni di carcere in abbreviato, questa mattina presso il Tribunale di Busto Arsizio (Varese). Il giudice ha accolto la richiesta del Pm Nicola Rossato, infliggendo al quarantatreenne il massimo della pena prevista per il rito abbreviato. Il Giudice del Tribunale di Busto Arsizio (Varese) Luisa Bonitutti, ha ritenuto valida la tesi accusatoria della Procura, secondo cui l’aggressione mortale a Francesca Le Pera sia stata premeditata dall’ex marito, che la invito’ a casa con un pretesto. Soddisfatto per la sentenza il legale di parte civile (i genitori e i fratelli della donna uccisa) Giovanni Pignataro. “Il giudice – ha sottolineato – ha riconosciuto l’aggravante della premeditazione, sia per le modalita’ di esecuzione del reato che per alcune intercettazioni ambientali in carcere in cui Barbera ha ammesso di aver premeditato tutto”. Secondo quanto ricostruito nelle indagini, eseguite dai carabinieri di Saronno (Varese) e coordinate dal Pm Nicola Rossato, domenica 12 aprile 2015 Barberio aveva chiesto alla quasi ex moglie di passare da casa perche’ la loro figlia quindicenne non stava bene. “Verso le dieci del mattino Le Pera aveva inviato un sms al nuovo compagno dicendo che stava andando dall’ex marito, in caso le fosse successo qualcosa – spiega il legale di parte civile -. Secondo le testimonianze dei vicini e’ entrata in casa sua alle dieci e diciotto minuti della domenica mattina e alle dieci e ventiquattro Barberio aveva gia’ telefonato ad un parente in Calabria per dire cosa era accaduto”. Il giudice ha inoltre riconosciuto un risarcimento di trecentomila euro ciascuno ai genitori della vittima e di cinquantamila euro per i suoi due fratelli.

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