Flora Sculco, relativamente all’aeroporto di Crotone, si ritiene soddisfatta per la formalizzazione della offerta della Sagas
Ancora Flora Sculco: “Noi la nostra parte l’abbiamo fatta. Tutta e per intero. Abbiamo resistito, per ora, dall’intervenire polemicamente, laddove sono affiorate contraddizioni della Regione nel percorso originariamente individuato con la legge che ha istituito la Sagas e che vistosamente collide con la sopraggiunta, e per più versi singolare, scelta di pervenire ad un gestore unico degli scali aeroportuali calabresi. In quest’ultima scelta, da noi non bocciata pregiudizialmente, continuiamo, anche in ragione di quanto emerge dal dibattito pubblico, a intravvedere ombre, ma soprattutto non ci convince il metodo adoperato. Lo consideriamo un metodo non democratico, perché si vorrebbero imporre ai territori decisioni non condivise, assunte chissà dove e chissà perché. In questo senso, non accetteremo colpi di mano. Siamo convinti, più di altri, della necessità di realizzare una forte e moderna azione di riordino del sistema aeroportuale calabrese, pure attraverso la costituzione di una gestione unitaria e sinergica che metta insieme le tre attuali realtà aeroportuali. Non siamo e non saremo disponibili a subordinazioni e dipendenze che aprirebbero, invece, conflitti tra territori e le diverse comunità interessate. La Calabria paga ancora – conclude la consigliera regionale – prezzi altissimi a causa di una politica che, per lungo tempo, ha preteso di imporle, utilizzando ingenti risorse pubbliche, scelte calate dall’alto che, anteponendo agli interessi generali quelli di pochi gruppi imprenditoriali o di un ceto politico miope, hanno reso la nostra regione un deserto sociale, prima ancora che economico. Ci aspettiamo, dunque, coerenza di atti e di comportamenti da parte di tutti gli attori protagonisti, a partire, in primo luogo, dalla Regione e dal suo Presidente, che più di altri hanno il dovere e la responsabilità di realizzare sinergia e coesione nell’interesse della Calabria.”