A proposito della passata stagione alla Viola, cosa è successo?
Non so cosa sia successo e non voglio entrare in merito a determinate dinamiche societarie. Il nostro unico obiettivo è portare la gente ad amare il basket in carrozzina, a divertirsi, portare il pubblico al Palazzetto e fare appassionare tutti quelli che ci seguono. Nello sport si vince e si perde, ma far divertire il pubblico è la cosa più difficile, quando si riesce a farlo la società cresce e arriva a levarsi gradi soddisfazioni.
Tornando alla Reggio Calabria BIC, qual è l’obiettivo?
L’unica cosa che ho chiesto a Casile e alla nuova società è di costruire una squadra che possa puntare in alto, ogni qualvolta scendo in campo ci metto la faccia, mi voglio divertire e voglio vincere. Ho ricevuto diverse offerte da società di serie A, ma tra lavoro e la scherma, non potevo sostenere questo impegno. La società BIC ha grandi ambizioni e quanto si è parlato di organico, ho immediatamente chiamato Stefano Rossetti per coinvolgerlo nel progetto. Il nostro è un ottimo roster, Stefano Rossetti è un peso massimo per questa squadra, bisogna però avere la “panchina lunga” perché in campionato puoi commettere qualche errore, ma nelle fasi finali al minimo passo falso ti mandano a casa.
Che emozioni si provano a partecipare alle olimpiadi?
E’ sempre un’emozione particolare, le Olimpiadi sono il top dello sport. Arrivare a partecipare a questa competizione penso sia il sogno di tutti, poi vincere una medaglia è l’apice che ogni sportivo vorrebbe raggiungere.
Come ti trovi a Reggio Calabria?
Benissimo, una città fantastica. Mi dispiace non esserci stato per la presentazione ufficiale della squadra, ma ero impegnato con gli altri azzurri a Rio de Jaineiro. Non vedo l’ora di riabbracciare tutti.