Reggio Calabria, l’opposizione: “il comune incassa 800.000 euro per ‘colpa’ dell’amministrazione precedente”

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“Anche l’ennesimo “misfatto” della ultima Giunta di centrodestra è stato scoperto: ben 800.000euro nelle casse comunali entrano grazie al protocollo  di intesa che il sindaco Arena siglò e grazie al lavoro della SATI ( società comunale di attrazione degli investimenti ) con l’agenzia delle Entrate”. Lo afferma in una nota Destra per Reggio.

“Eppure, per una di quelle alchimie poltico-mediatiche, oggi questo “misfatto” del centrodestra viene presentato dal laborioso assessore Neri, legato Falcomatà, come una conquista della sinistra di Palazzo San Giorgio. In sintonia con lo stile mistificatorio proprio di questa Giunta comunale, si spaccia un risultato di altri come opera propria ma di questo ce ne siamo fatti, oramai, una dolente ragione; chi nasce da un Grande Imbroglio opera nella menzogna. Atteso che incassare senza tassare e vessare i cittadini è possibile anche per il Comune di Reggio Calabria, la Giunta Falcomatà ha il dovere di spiegare ai reggini per quale motivo tutta una serie di attività amministrative e di valenza poltica, come la dismissione delle case popolari o la definizione delle ventennali pratiche di condono edilizio non sono state proseguite con buona pace delle casse comunali che avrebbero intriotato milioni di euro”.

“Certo questo avrebbe determinato il riconoscimento della valenza politica di un lavoro messo in piedi dalla destra negli anni scorsi, acclarando come un’esagerazione la pantomima sul debito comunale (utilizzata come origine di ogni male) e così destando qualche serio dubbio anche nell’ultimo abitante di questa martoriata Città. Peraltro, ma sempre di alchimie si tratta, la stessa attività di collaborazione con l’Agenzia delle Entrate per la lotta all’evasione, incensata dalla sinistra come una conquista, tre anni addietro non era stata rilevata nella relazione della commissione che determinò lo scioglimento del Comune giustificato anche per mancanza di protocolli di legalità (sic!). Oggi il protocollo appare, si scopre che non solo esiste ma funziona e porta euri nelle casse di quel Comune che avrebbe potuto continuare non solo in questa ma in tante altre azioni virtusoe evitando di rincarare bollette sulle famiglie e sulle imprese reggine”.

“Trovino il modo di risollevare le sorti di Reggio che per mero calcolo poltico si è voluto affossare, aprano al dibattito, magari serrato ma democratico e rivolto al bene di Reggio, sui temi fondamentali: pressione fiscale, degrado sociale, crisi economica in cui versa la Città. Noi siamo a lavorare, anche fuori dal Palazzo, perchè compito della Politica non è quello di occupare posti o sedute in Consiglio comunale ma di formulare e rendere credibile una proposta nell’interesse di tutti, senza bandiere e senza paternità”.

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