Reggio Calabria, interessante dibattito su “Bail in e Brexit” con il prof. Luciano Delfino [FOTO e INTERVISTE]

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Si è tenuta questa sera presso il Chiostro di San Giorgio al Corso un interessante dibattito con il prof. Luciano Delfino sul tema della Brexit

Questa sera il Chiostro di San Giorgio al Corso ha ospitato un interessante dibattito sul tema “Bail in e Brexit: momenti topici ed emblematici del sogno infranto di un’ Europa dei popoli”Al tavolo dei relatori il Prof. Avv. Luciano Maria Delfino, Direttore Scientifico di FIABA International Corporate – Roma, Coordinateur Scientifique de la Délégation Italienne de la Cour Européenne d’Arbitrage de Strasbourg nonché Referente Scientifico del Sindacato Forense della Corte di Appello di Reggio Calabria, rappresentata questa sera dal Presidente avv. Alfonso Mazzuca. “Abbiamo sentito la necessità di portare avanti questa iniziativa” spiega l’avv. Mazzuca “perché questa tematica tanto importante va fatta conoscere ai cittadini per rendersi conto di quello che sarà. Gli anglicismi a cui ci stanno abituando sono termini tutt’altro che innocui e perciò è fondamentale capire a cosa stiamo andando incontro”.

Assieme al Sindacato Forense la serata è stata organizzata dall’Associazione culturale Anassilaos, il cui presidente, il dott. Stefano Iorfida,  ci dice: “Quello di questa sera è un incontro particolarmente significativo perché spiega il tema della Brexit e il problema del Bail in. Le posizioni del prof. Delfino non sono la critica superficiale nei confronti dell’Europa in quanto tale per chiuderci nei confini nazionali ma è la posizione di uno studioso che conoscendo bene l’Europa e le sue possibilità pone delle questioni che l’Europa deve affrontare per continuare a esistere come Unione Europea, soprattutto dopo la Brexit“.
Il prof. Delfino ha spiegato a tal proposito ai nostri microfoni: “Vista l’esperienza dell’Inghilterra, anche se ancora non è davvero uscita, la svalutazione della sterlina ha fatto sì che ci sia una fortissima presenza turistica, si siano fermate le immigrazioni, quindi la working class inglese si è trovata più soldi in busta paga. L’Italia prima esce dalla moneta unica meglio è, secondo me. Ci stanno avvelenando con questa ipotesi dell’investire mantenendo il pareggio di bilancio: una cosa impossibile se tutte le risorse servono a questo scopo“.
La moneta unica, perciò, secondo il prof. Delfino, ha prodotto soltanto problematiche alle economie di tutti gli stati dell’Unione Europea, fatta eccezione per la Germania che con la sua politica ha continuato a minare fortemente dall’interno gli equilibri europei. L’uscita del Regno Unito dall’Unione potrebbe quindi essere solo la prima di una lunga serie di rinunce a un’istituzione ormai fortemente indebolita.

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