Reggio Calabria, il sindaco di Melito difende il paese: “Non c’è solo ‘ndrangheta”

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Il Sindaco di Melito Porto Salvo ai microfoni di Adnkronos difende il suo paese: c’è una parte sana che non va dimenticata

Melito Porto Salvo sta diventando un paese sempre più famoso, per episodi purtroppo non felici. In seguito ai fatti di violenza sessuale ai danni di una ragazzina tredicenne del paese, il Sindaco Giuseppe Salvatore Meduri si è espresso così ai microfoni di Adnkronos: “Nel Paese c’è una parte di omertà e una parte di ‘ndrangheta ma il paese non è tutto ndrangheta e non è tutto omertà, nel paese c’è una parte sana che è la stragrande maggioranza. Alla fiaccolata, è vero, ha partecipato solo il 10% della popolazione, io avrei gradito una presa di posizione forte ma non posso condannare chi non se l’è sentita di venire, devo rispettare la volontà di ognuno“. E ha aggiunto che quanto successo “è la cosa peggiore accaduta nella storia melitese in assoluto, da parte mia c’è una ferma e piena condanna e totale solidarietà alla ragazzina. La cosa principale adesso è salvaguardare il suo interesse con ogni forza e ogni mezzo. Come sindaco e come genitore mi sento corresponsabile per quello che è accaduto e in questa vicenda ci sono responsabilità di tutti, la scuola, la chiesa, la società civile. Tutti ci dobbiamo interrogare. Adesso quello che posso fare è spendermi per vedere cosa si può fare per la ragazza, ho già fatto la delibera di indirizzo per la costituzione di parte civile quando si farà il processo. Ci siamo impegnati per sostenere le spese legali. L’indirizzo è quello di aiutare la famiglia. I ragazzi che hanno causato questa situazione vanno condannati a prescindere, quello che è stato fatto è inimmaginabile ma auguro loro un futuro migliore e apro loro la porta del perdono”. 

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