Messina: tre persone arrestate, due per furto aggravato e macellazione clandestina, una per ricettazione

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Nel pomeriggio di ieri i Carabinieri della Stazione di Scaletta Zanclea, a conclusione di un mirato servizio finalizzato al contrasto alla criminalità’ rurale condotto lungo le strade sterrate che collegano i centri abitati alle contrade dei rilievi peloritani, hanno arrestato due allevatori, RASCONA’ Francesco cl. 1968 e RASCONA’ Cateno cl. 1988, già noti alle Forze dell’Ordine, per furto aggravato e macellazione clandestina. I militari dell’Arma nel corso dello specifico servizio, intercettavano e procedevano al controllo di un’autovettura, sulla quale viaggiavano due soggetti il cui comportamento sospetto non era sfuggito all’occhio attento dei Carabinieri. La perquisizione veicolare infatti consentiva di rinvenire nel vano posteriore dell’auto la carcassa di un vitello decapitata e suddivisa in quattro parti, nonché’ una mannaia ancora sporca di sangue e quattro coltelli da macellaio di diverse dimensioni. Le immediate indagini condotte dai militari dell’Arma permettevano di accertare che l’animale, di proprietà’ di un allevatore del luogo, nel primo pomeriggio era stato furtivamente sottratto dal pascolo e macellato sul posto. Accertate quindi le dirette responsabilità dei due allevatori e sequestrati penalmente la mannaia ed i quattro coltelli, il RASCONA’ Francesco e il RASCONA’ Cateno venivano dichiarati in stato di arresto e posti agli arresti domiciliari in attesa di essere giudicati con il rito direttissimo previsto per la giornata odierna. La carcassa dell’animale veniva sottoposta a sequestro sanitario ed affidata in custodia ad una competente ditta di Messina per la successiva distruzione. Sempre nella giornata di ieri, i Carabinieri della Stazione di Messina Tremestieri hanno arrestato in esecuzione di ordine di carcerazione, emesso dall’Ufficio Esecuzioni Penali del Tribunale di Messina, MUSARRA Salvatore, cl. 1984, già noto alle Forze dell’Ordine, dovendo espiare la pena residua di anni 1 e mesi 6 di reclusione poiché riconosciuto colpevole di ricettazione commessa a Messina nell’anno 2010. L’arrestato, come disposto dall’autorità Giudiziaria, è stato sottoposto alla detenzione domiciliare presso la propria abitazione.

 

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