Messina, operazione “Matassa”: 54 indagati per “Corruzione elettorale”, ci sono anche tanti big [NOMI e DETTAGLI]

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Arrivano a conclusione le indagini dell’operazione “Matassa” condotta dalla Squadra mobile di Messina lo scorso maggio. Sono 54 gli indagati e nell’elenco dei destinatari degli avvisi di chiusura delle indagini ci sono anche il parlamentare nazionale Francantonio Genovese e il deputato dell’Ars Francesco Rinaldi, entrambi transitati dal Pd a Forza Italia. I fatti riguardano le elezioni regionali del 2012 e quelle politiche e amministrative del 2013. Secondo l’accusa, nella quale si contesta il reato di associazione finalizzata alla corruzione elettorale sarebbe stato messo in piedi un sistema clientelare per procurare voti in cambio di somme di denaro, generi alimentari, assunzioni in strutture sanitarie e agevolazioni per il disbrigo di pratiche burocratiche ed altro. Il blitz risale al 12 maggio scorso e il  reato contestato e’ associazione finalizzata alla corruzione elettorale. L’inchiesta, secondo i magistrati, aveva fatto luce su una prassi di condizionamento del voto, accertando “l’esistenza di una vera e propria associazione per delinquere finalizzata al voto di scambio e alla corruzione elettorale, operante nell’arco temporale in cui si sono svolte in citta’ le consultazioni elettorali regionali, politiche e comunali che vanno dall’ottobre 2012 al giugno 2013”. L’organizzazione, secondo chi indaga, “raccoglieva un cospicuo numero di voti, avvalendosi di un gruppo di persone gravitanti negli ambienti della criminalita’ organizzata che, allo scopo di ottenere vantaggi e agiva come struttura di “aggressiva propaganda elettorale”. In particolare, alcuni degli indagati, spiega il dispositivo dei magistrati, “mediante un diffuso e capillare sistema clientelare” ostacolavano “il libero esercizio del diritto degli elettori”, “procurando voti a Franco Rinaldi”, presidente del collegio dei deputati questori all’Ars, “e a Francantonio Genovese”. I due politici hanno sempre dichiarato che non erano consapevoli della provenienza dei consensi. A Maggio era finito in carcere Paolo David, consigliere comunale, poi scarcerato. David, che faceva parte della segreteria politica di Rinaldi e Genovese, e’ indicato nell’inchiesta come il “promotore e organizzatore”. Tra gli indagati Giuseppe Picarella, gestore di strutture sanitarie, che avrebbe promesso assunzioni in cambio di sostegno elettorale ai candidati.

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