L’Università della Calabria è tra le migliori 400 al mondo

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Dopo essere stata inserita, la scorsa primavera, nei ranking internazionali di “Google Scholar”, l’Universita’ della Calabria ottiene un altro significativo riconoscimento dal World University Rankings, stilato dalla rivista inglese “Times higher education”. L’ateneo di Arcavacata, infatti, entra per la prima volta nel piu’ prestigioso indice di valutazione e si piazza tra le migliori 400 realta’ accademiche mondiali. La rilevanza del dato, di per se’ molto lusinghiero, trova conferma anche nel rapporto tra le universita’ italiane e l’Unical, che risulta undicesima a livello nazionale e al primo posto nel Mezzogiorno. Un risultato, va rilevato, cui contribuisce in maniera sostanziale soprattutto la ricerca, in rapporto alla quale l’Universita’ della Calabria e’ quinta in Italia per numero di pubblicazioni. Piu’ che giustificata la soddisfazione del rettore, Gino Mirocle Crisci. “E’ un risultato che, senza tema di smentita, possiamo incorniciare tra quelli in assoluto piu’ importanti della nostra giovane, ma vivace, dinamica universita’. Gia’ rientrare tra le 980 Universita’ segnalate dal ‘Times Higher Education World University Ranking’ – continua Crisci -, costituisce un grande traguardo, perche’ ad essere considerate sono soltanto le universita’ che mantengono un alto livello di pubblicazioni per un lungo periodo. Far parte, poi, delle prime 400, di questa selettiva e rigorosa graduatoria, costituisce un ulteriore motivo di orgoglio”. Crisci va oltre nella sua valutazione del dato. “Il fatto curioso e’ che questo risultato viene raggiunto in un momento storico in cui il livello degli investimenti nella ricerca e’ molto basso rispetto ad altri paesi, con una tendenza ad essere ulteriormente ridotto”. “Nonostante tutto – prosegue il rettore dell’Unical – il nostro sistema di formazione e di ricerca conferma ancora una volta di essere molto competitivo e di avere importanti margini di miglioramento, se sara’ adeguatamente sostenuto”. “Per adesso – aggiunge Crisci -, dobbiamo fare i conti con una situazione molto penalizzante, ma conforta certamente il nostro risultato, in un territorio particolarmente debole dal punto di vista economico”. “Un segnale di forte valenza politica, e che ci incoraggia a guardare con fiducia al futuro – conclude il rettore dell’Unical – viene per fortuna dalla Regione Calabria, con la quale nei giorni scorsi abbiamo firmato importanti accordi che prevedono la destinazione di ingenti risorse per la ricerca. Di questo va dato atto al governatore Oliverio e alla sua giunta, che dimostrano di voler puntare sul rafforzamento del sistema universitario, con l’obiettivo di creare concrete prospettive di sviluppo ed opportunita’ di lavoro per i giovani”.

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