Giffone (Rc): Don Salvatore Tucci nominato Cavaliere di Grazia Ecclesiastico del Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio

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ordine-sostantiniano-1Don Salvatore Tucci, parroco della Chiesa Maria SS. del Soccorso di Giffone è stato nominato Cavaliere di Grazia Ecclesiastico del  Sacro Militare Ordine Costantiniano di San Giorgio, il più antico Ordine Cavalleresco della storia e della Cristianità, le cui origini vengono tradizionalmente fatte risalire all’imperatore Costantino I il Grande. E’ stato il Delegato Vicario della Delegazione Calabria, Comm.re Dott. Aurelio Badolati a darne l’annuncio nella Chiesa, gremita di fedeli, dove è venerato San Bartolomeo Martire, Patrono del ridente paese aspromontano. Occorre sottolineare che tale nomina riveste un significato particolare per la stessa Delegazione Calabria in quanto esattamente un anno fa, grazie alla grande sensibilità di Don Tucci, che per primo ha consentito di aprire le porte agli ultimi e invisibili della regione, partiva da Giffone il “Tour della solidarietà” che ha visto la Delegazione in giro per la Calabria  impegnata nel progetto solidale di donazione di generi di prima necessità la cui consegna, alle persone più bisognose, ha permesso di alleviare le sofferenze di circa 600 famiglie, mentre sono stati più di 300 i bambini indigenti ai quali è stato dato “un sorriso in più” attraverso la donazione di giocattoli. Calorosa è risultata l’accoglienza tributata dai fedeli giffonesi alla Delegazione Costantiniana, rappresentata per l’occasione dal già citato Delegato Vicario, Dott. Badolati, dai Cavalieri Rocco Gatto, Pasqualino Guerrisi, Carlo Parisio e Antonio Giuseppe Sgrò; dai Benemeriti Roberto Bendini (Coordinatore) Carmelo Chirico e Antonio Paparo. Occorre sottolineare come la “Mission” portata avanti dalla Delegazione Calabria nella regione più povera d’Italia trova ancora maggiore attualità nel Decreto di Indulgenza che recentemente il Santo Padre ha voluto concedere all’Ordine Costantiniano e che il Priore dello stesso, S.E. Reverendissima il Cardinale Raffaele Renato Martino, considera come “Un dono per stimolare i suoi membri nell’accrescimento della fede, della speranza e della carità, virtù che stanno alla base della vita cristiana”.

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