“Benessere rurale, sviluppo turistico e la Calabria che verrà”. Workshop informativo del PSR Calabria a Terra Madre Salone del Gusto

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2_img_4383“Benessere rurale, sviluppo turistico e la Calabria che verrà”. Dal cuore del Mediterraneo parte la promozione delle eccellenze rurali calabresi. Si è tenuto oggi, nella giornata dedicata al brand Rosso Calabria,  l’incontro promosso dal PSR Calabria 2014-2020 che ha visto come relatori Carmelo Salvino, Dirigente Generale del Dipartimento Agricoltura Regione Calabria, Alessandro Zanfino Autorità di Gestione PSR Calabria, Cinzia Scaffidi, vice Presidente Slow Food Italia, Francesco Esposito presidente di AssoGal Calabria, Domenico Pappaterra Presidente del Parco del Pollino e Mario Grillo di Fattorie aperte. “La Regione Calabria sta puntando moltissimo sul connubio tra turismo, beni culturali e sistema agroalimentare – ha affermato il Dg Salvino –.  Tre elementi che possono fare la differenza; lo abbiamo sperimentato ad Expo e anche oggi a Slow Food. Lo stiamo facendo, mettendo in sinergia i diversi strumenti di programmazione che abbiamo: da un lato c’è il PSR, dall’altro il Por Calabria. E proprio sulle aree interne e vocate all’agricoltura che produce cibi di altissima qualità, noi dobbiamo creare servizi di natura sociale. Se vogliamo che i cittadini rimangano i quei territori devono avere le condizioni sociali per farlo e non possono mancare i servizi. Il Fondo sociale europeo attraverso il FESR finanzierà questi interventi per favorire gli insediamenti urbani e lo farà anche il PSR sostenendo l’agricoltura. Il PSR è composto da tantissime misure: una in particolare riserva premi alle superfici che sono collocate in aree svantaggiate. Abbiamo appena pubblicato la graduatoria degli aventi diritto: sono in circa 15mila che hanno fatto domanda, una grande risposta dal territorio”.   “Il PSR – ha affermato quindi  l’AdG Zanfino – ha il compito strategico di lanciare un’immagine nuova della Calabria, come è avvenuto a Terra Madre Salone del Gusto. Un’immagine che non deve basarsi solo sui prodotti agricoli, per altro straordinari, ma anche sulla ricchezza delle nostre aree rurali e delle aree montane. Con le risorse del PSR daremo particolare spazio alla diversificazione in agricoltura: fattorie didattiche, fattorie sociali, agriturismi, artigianato e servizi di base per le popolazioni delle zone rurali, al fine di combattere lo spopolamento ed attirare flussi turistici”. “Oggi, quando si parla di turismo sostenibile,  lo si fa a partire da quelle aree interne che fino ad oggi non sono state sfiorate dai grandi flussi di turisti e che proprio per questo sono state anche preservate – ha dichiarato poi Scaffidi.

Per fare ciò però bisogna andare3_img_4385 a vedere come stanno gli abitanti di quei luoghi: i posti dove si vive bene sono quelli dove i turisti amano andare. Questa sarà la vera sfida per le istituzioni. Le nuove generazioni hanno voglia di rimanere sul territorio,  dobbiamo fare in modo che sia possibile. La filosofia di Slow Food passa dal concetto che vogliamo che i presidi siano costituiti da chi vive quei luoghi”. “Siamo partiti con il piede giusto” – ha aggiunto  Esposito – Per la prima volta si sta affrontando il problema a 360 gradi. Finanziare un giovane per aprire un’attività in un luogo dove non si vive bene non avrebbe senso. Con Expo abbiamo vissuto un’esperienza importante che ci permette di guardare al futuro. Creiamo il sistema Calabria per far conoscere il nostro territorio in Italia e all’estero”. “Mai come oggi – ha dichiarato Pappaterra – ci sono investimenti che fanno sperare in un vero cambiamento. Ieri il Presidente Oliverio ha parlato dell’importanza di investire sulla biodiversità e questo è un segnale importante.  Tutela ambientale, biodiversità e nuovi turismi è l’alleanza che dobbiamo promuovere”.

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