Abusi sessuali a Melito Porto Salvo, Cdr Rai Calabria: “ci sorprende il sindaco Meduri”

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Il Comitato di redazione della Tgr Calabria, in una nota a firma dei suoi componenti, Livia Blasi, Gabriella d’Atri e Maria Vittoria Morano, “respinge con forza – e’ detto in un comunicato – gli ingiustificati e reiterati attacchi da parte del primo cittadino di Melito Porto Salvo, Giuseppe Salvatore Meduri, al servizio pubblico, colpevole, a suo dire, di sciacallaggio mediatico. Il riferimento e’ al modo in cui il nostro giornale avrebbe trattato la vicenda di abusi e violenze di gruppo ai danni di una ragazzina”. “In particolare, in occasione della marcia silenziosa organizzata da Libera – aggiunge il Cdr – dal palco, il sindaco ha fortemente criticato i servizi realizzati sul caso dalla Tgr Calabria sostenendo: ‘Certe ricostruzioni uscite sul servizio pubblico ci hanno offesi’, come riportato anche dall’inviato de ‘La Stampa’, Niccolo’ Zancan, autore di un reportage pubblicato in data 11 settembre sul quotidiano torinese. Testimone degli attacchi, il service per le riprese “Bluemotion”, nella persona della nostra collaboratrice Giusy Utano, presente alla fiaccolata per conto della Tgr Calabria e alla quale va tutta la nostra solidarieta'”. “La posizione assunta dal primo cittadino di Melito – e’ detto ancora nella nota – ci colpisce e ci sorprende. La Tgr Calabria, infatti, come testimoniano i servizi andati in onda e visionabili sul sito on-line della testata, ha trattato sin dal primo momento il caso con tutte le cautele possibili, nel rispetto sia della vittima che dei suoi presunti carnefici. Nostra volonta’, inoltre, e’ stata quella di raccontare di una comunita’ ferita e darle voce e questo abbiamo fatto. Ne e’ emerso un contesto assai complesso in cui non sono mancati atteggiamenti di chiusura, di condanna, di riflessione ma anche di vicinanza e solidarieta’ ai ragazzi del branco. Fedeli al dovere di cronaca, abbiamo “fatto parlare” le immagini e dato spazio alle diverse testimonianze raccolte. Pertanto, non crediamo che questo corrisponda a denigrare la comunita’ di Melito. D’altronde, lo stesso Sindaco, ai nostri microfoni, ha sottolineato come nella vicenda tutti abbiano la loro parte di responsabilita’. ‘Sono mancate – ha detto – la famiglia, la scuola, la chiesa, la societa’ civile, la politica, le associazioni sportive. Nessuno puo’ dirsi esente da responsabilita’. Tutti dobbiamo recitare un mea culpa'”. “A questo punto – conclude il Cdr della Tgr Calabria – ci chiediamo, qual e’ l’offesa da noi arrecata alla comunita’ di Melito? E’ evidente che non ne abbiamo alcuna in una vicenda di per se’ talmente dolorosa da essere capace, da sola, di scuotere l’opinione pubblica e sollecitare non poche riflessioni”.

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