Reggio Calabria, tavolo con i sindacati per chiarire la situazione debitoria dell’ex Provincia Regionale

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Le organizzazioni sindacali si sono riunite a un tavolo con il neo sindaco metropolitano per fare luce riguardo la situazione economica dell’ex Provincia

Un tavolo convocato su richiesta del Sindacato per avere il quadro chiaro sulla situazione debitoria della ex Provincia Regionale. Presenti i rappresentanti dell’Ente, delle Organizzazioni Sindacali e la RSU. Il Commissario Romano ha voluto fare una premessa limitandosi solo a dire che il problema sta nel prelievo forzoso dello Stato. A seguire il neo Sindaco Metropolitano ha informato il tavolo che c’è una presa di posizione forte da parte dei 14 Sindaci Metropolitani Italiani nei confronti del Governo Renzi in quanto ha paralizzato le ex Province. A detta del Ragioniere Generale il problema è solo legato al prelievo forzoso dello Stato che tra il 2015 e 2106 ammonta a 19 milioni. Purtroppo ad oggi il Tesoriere non ha reso il conto e quindi non si è nelle condizioni di poter avere il quadro chiaro della situazione economico-finanziaria.
Le OO.SS. e la RSU hanno chiesto con forza di avere un quadro chiaro sugli elementi del Consuntivo 2015, dai fondi iscritti in bilancio ma di dubbia esigibilità, all’accumulo dei debiti fuori bilancio, dalla mancata riscossione degli accertamenti al contenzioso, dalle spese legali e rinegoziazione dei Mutui a spese non specificatamente finanziate. Solo dalla chiarezza dei conti si potrà desumere oltre al prelievo forzoso dello Stato quali sarebbero gli eventuali termini del disavanzo 2015. Dopo alcuni momenti di tensione durante l’incontro che ha registrato l’abbandono del tavolo da parte del Commissario, il neo Sindaco si è impegnato a fornire nel dettaglio la situazione economico-finanziaria dell’Ente. È chiaro che bisogna approvare il bilancio consuntivo prima di passare al previsionale, ma bisogna lavorare  tutti insieme per addivenire a soluzioni riparatorie che passano:

  • da una forte azione congiunta dei Sindaci e delle parti sociali che porti alla riconsiderazione delle decisioni negative poste in essere dal  Governo Renzi (prelievo forzoso) per poter sanare le gravi criticità contabili in cui versano le ex Provincie;
  • evitare che vengano compromessi i servizi che la Città Metropolitana ad oggi eroga e i livelli occupazionali,
  • evitare l’eventuale messa in mobilità del personale di ruolo anche se per la Città Metropolitana di Messina i parametri sembrano rispettati anche in caso di dissesto e garantire la tutela del personale precario e soprattutto un avvio sereno e pianificato della neo Città Metropolitana.

Questa la nota inviata da Fp CGIL, CISL Fp, UIL Fpl, CSA e DiCCAP.

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