Reggio Calabria, protesta #CiarlaTari: “l’amministrazione comunale smetta di dire bugie” [VIDEO e INTERVISTE]

StrettoWeb

I movimenti di destra protestano con la #CiarlaTari e chiedono un confronto chiaro e sereno con l’amministrazione comunale

Diversi giorni fa si è svolta di fronte alla Reges di via Padova, la protesta #CiarlaTARIcontro il caro tasse imposto dall’amministrazione Falcomatà. Il presidio è stato animato dai movimenti Alleanza Calabrese, Destra per Reggio, Destra Popolare, Fiamma Tricolore, Fratelli d’Italia, Movimento Autonomo Popolare e Fronte Nazionale. Secondo i movimenti, “la TARI rappresenta l’emblema di questa amministrazione che riesce a mascherare le proprie incapacità con autocelebrazioni e appropriazioni indebite di conquiste altrui“. Il presidio è stato animato dai vari movimenti, i quali sui cancelli della Reges, hanno appeso uno strizione a cui sono state aggiunte degli “slip”.  ”Il caso della Tari è emblematico di questo modo di governare la città sulle spalle dei cittadini, tanta demagogia e nessun aiuto al territorio: basti pensare che nel 2009 il costo metro/quadro della tassa sui rifiuti era pari a 0,76 centesimi, meno di un euro e ridotta del 50% per i disabili, adesso Falcomatà esige oltre cinque euro metro/quadro, dunque un aumento del 700%”. I movimenti di destra non ci stanno e continuano imperterriti nella loro lotta. “Forse si pensa di poter continuare a rabbonire/sottacere i reggini con la solfa del debito? Non è stato spalmato in 30 anni, come per gli altri Comuni, con notevole abbattimento delle esigenze di cassa? Pensa forse il sindaco dei selfie di sviare in salsa demagogica con la ripetuta pantomima dell’agevolazione TARI alle famiglie con soggetti disabili? Servirebbero circa 500mila euro contro la disponibilità di qualche migliaia di euro essendo finanziata con gli introiti da beni confiscati e con il 5per mille, in paritca qualche migliaia di euro“. A gran voce, i movimenti politici di destra chiedono un confronto, un dibattito che secondo gli stessi non esiste, con l’amministrazione comunale al fine di poter essere di aiuto alle fasce deboli della città.

Condividi