Reggio Calabria, produttività personale Asp: proclamato lo sciopero

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Neanche la busta paga del mese di agosto contiene quell’acconto a titolo di produttività tanto atteso ed auspicato dai dipendenti del Comparto dell’ASP di Reggio Calabria e tanto inseguito e voluto dalle sigle sindacali firmatarie del relativo Accordo, che dopo aver tentato il tutto per tutto irrimediabilmente decidono di proclamare lo sciopero!                                       

FP CGIL, CISL FP, FIALS e NURSING UP, facendo seguito all’incontro tenutosi il 19 luglio 2016 presso la Prefettura di Reggio Calabria, appositamente convocato quale tentativo di conciliazione e raffreddamento dei conflitti, come da richiesta unitaria del 05 luglio 2016,  ai sensi e per gli effetti della legge 146/1990, avendo constatato l’impossibilità da parte dei Commissari che gestiscono l’ASP di onorare gli impegni assunti in Prefettura, alla fine hanno stabilito la indizione di una prima giornata di sciopero dei lavoratori dell’ASP di Reggio Calabria per il giorno 20 settembre 2016, della durata di 24 ore a partire dalle ore 07.00, con la previsione di un Sit-In di protesta nella zona antistante gli Uffici dell’Asp di Reggio Calabria, siti in  Via Diana.

A causa della mancata certificazione positiva da parte del Collegio dei Sindaci, non è possibile procedere, infatti, all’erogazione dell’anticipazione del 30% delle somme dovute a titolo di produttività ai dipendenti del Comparto Sanità neanche nel corrente mese di agosto.

Una storia che si trascina ormai da anni e che vede soccombere l’Azienda Sanitaria Provinciale di Reggio Calabria al cospetto di ogni possibile giustificazione o attenuante delle colpe imputabili ai vari livelli. Una storia che fotografa una gestione decisamente superficiale ed approssimativa degli adempimenti amministrativi, burocratici e contabili che costituiscono i fondamentali del buon andamento di un’ Amministrazione pubblica.

La lentezza nell’avviare le procedure previste dalla vigente normativa in materia di relazioni sindacali, se non addirittura la non conoscenza delle stesse da parte di chi è lautamente retribuito per ottemperale, è indicativo dello stato di sfascio del sistema amministrativo aziendale.

Un Accordo siglato nel febbraio scorso e reso inesigibile per carenze ed inefficienze vecchie e stratificate ma aggravate da un tardivo risveglio verso l’esigenza di superare gli errori del passato e di fornire ogni elemento di valutazione imposto dalla legge è il chiaro ed inequivocabile sintomo di una situazione di conclamata incapacità a gestire un’Azienda  di tale importanza.

E a farne le spese sono sempre i lavoratori, quelli veri: infermieri ed operatori sanitari che quotidianamente, notte e giorno, si prodigano per assicurare un servizio sanitario atto ad assicurare quantomeno i LEA. Nonostante la carenza di mezzi, di uomini, nonostante il caos organizzativo e gestionale  e soprattutto nonostante siano privati da ogni forma di incentivazione retributiva, i lavoratori dell’ASP reggina continuano ad operare e ad offrire salute.

FP CGIL, CISL FP, FIALS e NURSING UP hanno detto basta da tempo a questo stato di cose e con la proclamazione dello sciopero nella giornata del 20 settembre intendono avviare una fase di mobilitazione che si pone come obiettivo quello di risvegliare le coscienze di tutti i lavoratori, invitandoli a non sottomettersi ad una incondizionata resa ad un sistema che va riorganizzato e rilanciato a tutti i costi.

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