Dura lettera da parte di un cittadino reggino al Prefetto di Reggio Calabria, stanco della situazione in cui versa il quartiere di Arghillà
“Eccellenza, Signor Prefetto,
motivati dalla disperazione, ci vediamo costretti a inviarLe questa Lettera Aperta, che segue innumerevoli altre, che unitamente a diverse iniziative di sensibilizzazione cercavano di ottenere più attenzione dalle amministrazioni competenti per l’ormai pericolosa situazione igienico sanitaria creatasi in località Arghillà.
Ad Arghillà le Olimpiadi non si chiudono, Nuovo sport cittadino il lancio della spazzatura per strada.
Ormai presi dalla disperazione proviamo a chiedere alle istituzioni che governano la città metropolitana di intervenire sulla situazione igienico sanitaria della località Arghillà che perdura da anni a causa della cattiva gestione dei rifiuti solidi urbani. Qualche intervento ci aveva fatto sperare che da li a breve sarebbe stata normalizzata anche la situazione di Arghillà se pur le soluzioni adottate ci avevano indotto a storcere il naso, oltre che per la puzza e a diossina degli incendi, anche perché ci sembravano interventi sui-generis e che avrebbero forse aggravato, come è stato, la situazione rendendo oltretutto il quartiere più brutto. Non è passato molto tempo e i gabbioni per spazzatura si sono dimostrati per quello che erano: soluzioni raffazzonate che al massimo avrebbero evitato lo spargimento della spazzatura per mano dei cani ma reso la vita più facile ai topi e ai piromani che meno intelligenti di questi ultimi provvedono ad auto avvelenarsi incendiando quelle belle cataste di spazzatura. Il problema sociale di Arghillà è noto oltre che triste. L’amministrazione metropolitana, il comune, cosa ancor più grave LO STATO, sono ASSENTI, se dopo anni di tentativi vani dimostra di non sapere affrontare la situazione di un quartiere difficile e trova soluzioni incivili che rendono il luogo più simile ad un ghetto che non ad un quartiere sul bel panorama dello stretto con grosse potenzialità di sviluppo. In questo fazzoletto di terra si respira una sola area quella dell’assenza completa dello stato. Ovviamente in questa situazione pensare alle potenzialità del quartiere a come sarebbe bello con il viale alberato e i marciapiedi puliti e le strutture pubbliche finite e funzionanti è puro esercizio filosofico. Quello che ora preme è risolvere una volta per tutte la situazione della spazzatura estendendo anche ad Arghillà la raccolta differenziata che esiste a poche centinaia di metri e che ottimi frutti sta dando sul lato della pulizia della città. Non ci interessano le motivazioni organizzative o pratiche che hanno ostacolato fino ad ora questa soluzione ma non potremo più tollerare la situazione creatasi ne accetteremo di respirare i fumi pieni di diossina del prossimo incendio dei gabbioni senza sporgere denuncia contro gli amministratori che non proteggono come loro dovere i cittadini residenti.
Per questi motivi, La invitiamo a dichiarare una situazione di CRISI e di EMERGENZA, con MASSIMA ALLERTA SANITARIA per tutta la cittadinanza. La esortiamo pertanto a rivolgersi subito al COMUNE o se serve al GOVERNO Centrale per ottenere un RISTORO concreto e IMMEDIATO DELLE CONDIZIONI DI SALUBRITA’ e di corretto mantenimento del suolo pubblico in pericolo nel caso di piogge torrenziali. Rimaniamo a disposizione per chiarire tutti gli aspetti di questa vicenda. Alleghiamo alla presente una nutrita documentazione fotografica. Sicuri della Sua cortese Attenzione e dell’accoglimento della Nostra richiesta, Le porgiamo i Nostri più deferenti Ossequi“.