Ex Province siciliane, sindacato Csa: “enti verso il default”

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“Non sono solo Siracusa ed Enna ad aver alzato bandiera bianca. Anche a Messina si parla di dissesto e non certo per responsabilita’ imputabili al commissario Filippo Romano che da tempo sollecita interventi per evitare il default, dopo aver tagliato e risparmiato su tutto. Un disastro annunciato esclusivamente da imputare ad una classe politica che ha consentito al governo nazionale di perpetrare una sottrazione di risorse quantificabili nel 2016 in circa 120 milioni di euro escludendo al contempo gli enti siciliani dai contributi per la manutenzione di strade e scuole e per il personale previsti invece per il resto d’Italia“. Lo dice Giuseppe Badagliacca, segretario regionale del sindacato Csa, in merito alle ex Province siciliane. “Le responsabilita’ sono anche del governo regionale che considera la legge 15 carta straccia non finanziando le funzioni assegnate e consentendo all’assessore Alessandro Baccei di indirizzare l’applicazione della stessa verso un processo di mobilita’ selvaggia del personale – aggiunge Badagliacca – Riteniamo dover ancora sperare e chiedere alla politica uno sforzo di dignita’ e rispetto verso la collettivita’ e verso i lavoratori: gli automobilisti che percorrono le strade provinciali, gli studenti delle nostre scuole, i disabili che frequentano gli istituti dell’isola, avranno la capacita’ di riconoscere responsabilita’ e meriti in questa vicenda, simbolo di improvvisazione e pressapochismo”.

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