Centro Armonia, lettera aperta al presidente della Giunta Regionale

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Di seguito la lettera integrale dei genitori, utenti e volontari del Centro “Armonia” al presidente Mario Oliverio:

On.le Presidente Oliviero,

i genitori, gli utenti, e i volontari del Centro “Armonia” non mollano. I genitori, in primo luogo, che vivono costantemente la sofferenza della malattia mentale dei propri figli, hanno deciso che da mercoledì 3 agosto, dalle ore 10,00 alle ore 13,00 e ad oltranza, continueranno a presidiare le aree attorno alla direzione generale dell’ASP 5 fino a quando non verrà deciso di dar loro uno spazio, un centro che i loro figli possano continuare a frequentare al fine di farli uscire dal perverso sistema di isolamento ed emarginazione a cui sarebbero costretti se abbandonati a loro stessi e consolidare le esperienze socio riabilitative già avviate. Il presidio ha come motivazione, infatti, l’imminente chiusura del Centro Diurno Psichiatrico “Armonia” che ha tolto dalla strada tanti soggetti spesso abbandonati a se stessi e a rischio di comportamenti inadeguati, talora di pericolosità sociale, generata dalla mancata proroga del servizio. E’profonda la rabbia e la delusione dei genitori dei ragazzi assistiti dal Centro. La sospensione della protesta a seguito dell’incontro tenutosi l’8 di luglio con il commissario dell’ASP dott. Brancati, che aveva fatto sperare in una conclusione positiva della vicenda (proroga del servizio  fino all’espletamento delle necessarie pratiche volte all’accreditamento con il Servizio Sanitario Regionale, previsto per il 2017), alla fine non ha portato ad alcun risultato positivo. Vorremmo ricordare a questo proposito che la convenzione scadeva i primi di aprile e in tutto questo periodo l’interlocuzione con i gli amministratori dell’ASP è stata sempre improntata ad una positiva conclusione della vicenda e mai il commissario dell’epoca, dott. Iraca’ ha espresso un giudizio di non fattibilità. Purtroppo la sanità pubblica affidata a questa burocrazia inconcludente non ha prodotto nulla, ha solo illuso genitori, ammalati e operatori. Ai responsabili della sanità pubblica reggina era stato chiesto  un impegno chiaro e deciso in questo senso, ma nulla di tutto ciò è avvenuto. Anzi, attraverso il tipico sistema di rimpallarsi le responsabilità, c’è stato un lavarsi generale delle mani. Stà alla politica e agli amministratori pubblici ( gli stessi che, all’inaugurazione del centro diurno, appartenenti dalla Regione al Comune, erano in prima fila) scegliere se stare dalla parte dei malati e delle loro famiglie o dalla parte della burocrazia inconcludente. Da domani, pertanto, e a oltranza i genitori dei giovani disabili mentali con i loro figli, insieme ai volontari e gli operatori del Centro “Armonia”, ancora una volta faranno sentire la loro voce, decisi comunque a non perdere la speranza. Invitano l’opinione pubblica a stringersi intorno a loro e a condividere questa azione di civiltà, oltre che di obbligo per l’amministrazione pubblica.

F.to I Genitori dei Giovani del Centro Armonia

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