Annarosa Macrì, scrittrice e giornalista, ha iniziato a lavorare in Rai nel 1978. Professionista calabrese di grande spessore, nel corso della sua lunga carriera ha firmato numerosi documentari, servizi e inchieste che le hanno permesso oltre che di girare il mondo, di collaborare anche con firme di alto rango come Enzo Biagi. La sua collaborazione con Biagi ha avuto luogo all’inizio degli anni novanta a Rai Uno con i programmi: “I dieci comandamenti all’italiana”, “Una storia” e “Il fatto”, di cui ha curato l’ultima edizione con Loris Manzetti. Ha, inoltre, pubblicato: “A Berlino un bounganville”, “I ragazzi di Locri”, “L’ultima lezione di Enzo Biagi”, “Il mercante di storie“, “Alì voleva volare” e, recentemente, “Da che parte sta il mare”. Ora sta per pubblicare un nuovo lungo racconto dal titolo “Corpo estraneo”. “È, insomma, – ha detto Ursini – una delle più accreditate giornaliste della nostra regione che merita a pieno titolo questo nostro umile ma importante riconoscimento”.
Don Giacomo Panizza, “prete di frontiera, è nato nel 1947 a Pontoglio, in provincia di Brescia. Fondatore della comunità “Progetto Sud” di Lamezia Terme la cui attuale sede è in un immobile sequestrato alla ‘ndrangheta. Con Goffredo Fofi ha scritto “Qui ho conosciuto purgatorio, inferno e paradiso”, mentre con don Dario Ciani, don Andrea Gallo e don Gino Rigoldi ha pubblicato, per Einaudi Stile Libero, “Dov’è Dio. Il Vangelo quotidiano secondo quattro preti di strada”. “Progetto Sud”, da lui presieduta, è nata nel 1976 come comunità del movimento di Capodarco. Col tempo la Comunità ha affrontato varie problematiche sociali (minori, tossicodipendenti, disagio giovanile, Aids, immigrati, Rom) dando vita ad un insieme di gruppi diversificati nelle finalità e sempre tendenti al rispetto dei principi della legalità, della giustizia e dei diritti umani. Rispondendo ai diversi bisogni che nascevano dalle nuove situazioni di disagio, la Comunità “Progetto Sud” ha prodotto di fatto anche nuove imprenditorialità e opportunità lavorative. “Valido esempio – ha detto Ursini – di oculata gestione delle risorse e di mutuo-aiuto, a sostegno delle persone deboli e degli emarginati”.