S.Elia di Lazzaro: un gruppo di cittadini nel corso di incontri ha discusso di alcune problematiche relative al possibile sviluppo territoriale della zona

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mottaMossi dai principi della partecipazione attiva nel rispetto dei quali i cittadini intendono porsi nella discussione ed analisi dei problemi che riguardano il territorio, un gruppo di cittadini della contrada S.Elia di Lazzaro nel corso dei recenti incontri ha discusso di alcune problematiche relative al possibile sviluppo territoriale della zona che dal torrente San Vincenzo giunge al promontorio di Capo d’Armi. “Ebbene, ricordiamo – dicono i cittadini- che nel corso della seduta del Consiglio Comunale di Motta S. Giovanni del 30 aprile 2014 al p.to 4 dell’ordine del giorno era prevista la trattazione relativa a: “Acquisizione bene demaniale ex stazione semaforica di località Capo d’Armi, conferma attribuzione del bene a titolo non oneroso”  e che lo stesso punto è stato dibattuto dal consesso consiliare e quindi approvato all’unanimità . Dalla descrizione del sopra richiamato p.to 4 abbiamo potuto prendere conoscenza che l’acquisizione del bene demaniale ascritto con codice scheda RCB1276 nell’elenco dei beni patrimoniali dello stato ai sensi dell’art.3 comma 3 del Dlgs 28 maggio 2010 n. 85 è regolamentata dall’Art. 56 bis del DL 69/2013 e dagli Artt. 3 e 9 del DL 85/2010. A noi piace richiamare quanto recita il comma 4 dell’Art. 2 del DL 85/2000 che ad ogni buon fine si riporta:

4. L’ente territoriale, a seguito del trasferimento, dispone del bene nell’interesse della collettività rappresentata ed è tenuto a favorire la massima valorizzazione funzionale del bene attribuito, a vantaggio diretto o indiretto della medesima collettività territoriale rappresentata. Ciascun ente assicura l’informazione della collettività circa il processo di valorizzazione, anche tramite divulgazione sul proprio sito internet istituzionale. Ciascun ente può indire forme di consultazione popolare, anche in forma telematica, in base alle norme dei rispettivi statuti.

L’area e gli immobili oggetto dell’acquisizione – aggiungono– rivestono un significativo interesse sia dal punto vista ambientale sia per le opportunità di  sviluppo dell’intera zona del promontorio di Capo d’Armi (SIC IT9350140) che possono scaturire dallo studio di valorizzazione. La partecipazione di ascolto al recente consiglio comunale del 7 luglio u.s. ci ha consentito di prendere conoscenza che nella delibera di giunta comunale n.70/2016 in discussione al p.to 4 dell’OdG sono stati previsti 10000,00 euro per studi di progettazione di massima per il sito ex stazione semaforica di Capo d’Armi partendo da un’idea progettuale già definita e condivisa con l’Università di Reggio Calabria, tanto è stato recepito dalla relazione illustrativa tenuta dal sig. Sindaco. Siamo fortemente fiduciosi nella presenza e nell’apporto di idee dell’Università nello studio per la futura destinazione di sviluppo ambientale, sociale, produttivo e turistico del Capo d’Armi perché possa annoverarsi tra gli intereventi di elevata sostenibilità nel rispetto del paesaggio e della vocazione del territorio. Con la stessa delibera di giunta sono stati destinati altri 10000,00 euro alla progettazione di massima per la “ Riqualificazione lungomare Cicerone di Lazzaro e collegamento stabile vie d’accesso” intervento inserito nel “Patto per lo Sviluppo della Città di Reggio Calabria” che com’è noto prevede l’utilizzazione di € 1.700.000,00, nell’Area di Intervento : Turismo e Cultura- Valorizzazione Ambientale e Culturale. La progettazione dell’intervento dovrà, per quanto anticipato dal Sig. Sindaco, prendere in esame la viabilità costiera che dal torrente Oliveto giunge al lungomare Cicerone con l’attraversamento del torrente S.Vincenzo.

Ricordiamo infine che nella giornata del 9 dicembre 2015 si è tenuto un tavolo tecnico convocato dall’ANAS per la presentazione del progetto preliminare di tre interventi di adeguamento delle intersezioni stradali in località Ribergo, Lazzaro Centro e S. Elia.  La lettera di convocazione riportava tra l’altro delle raccomandazioni che hanno lasciato intendere che sussistano le condizioni tecniche e di finanziamento per le opere presentate. Riportiamo ad ogni buon fine quanto letto nella nota richiamata: “Si segnala l’importanza della riunione di che trattasi, attesa la necessità di pervenire all’appalto dei lavori in oggetto nel più breve tempo possibile. Quanto sopra anche in considerazione dell’importanza che i lavori stessi rivestono per la messa in sicurezza della SS.106 nella tratta interessata”. E’ noto che a far data dal 30 Aprile 2013 anche i cittadini della contrada S.Elia hanno manifestato all’ANAS le gravi condizioni di pericolosità a cui sono assoggettati nei quotidiani spostamenti in entrata e uscita dall’attuale svincolo di S. Elia. La decisione dell’ANAS di proporre l’intervento del nuovo svincolo di S. Elia ha senza dubbio prodotto buone aspettative, purtroppo dopo sette mesi dal richiamato tavolo tecnico non si sono potute riscontrare altre notizie che diano concretezza sull’iter progettuale e dell’appalto dei lavori. Tre interventi significativi che ricadono sul territorio di S.Elia, per i quali i cittadini non  conoscono quali siano state le possibili soluzioni analizzate e quali le motivazioni che hanno determinato o dovranno determinare le scelte progettuali. Ebbene, riteniamo costruttivo avere la possibilità di partecipare e contribuire alle soluzioni che dovranno essere indagate e sviluppate nella redazione della progettazione, secondo quello spirito di partecipazione attiva insistentemente invocato da tutte le forze politiche e da ogni amministrazione di governo. I fatti ad oggi dimostrano che a valle delle decisioni ci è solo consentito accettare ovvero subire le scelte”, concludono.

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