Reggio Calabria: l’università Mediterranea si distingue nell’edizione del premio Startcup

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L’Università Mediterranea di Reggio Calabria si è distinta nell’ottava edizione del premio Startcup Calabria

StartcupStartcup Calabria – Il 14 luglio 2016  nella suggestiva cornice del castello Svevo di Cosenza, si è svolta l’8° edizione  del premio STARTCUP Calabria. La competizione premia le  idee di impresa  calabresi più interessanti per la trasformazione in start-up.  Le vincitrici parteciperanno alla selezione nazionale dicembrina a Modena. Partecipare al premio è importante per studenti e non,  in quanto c’è l’opportunità di presentare la propria idea a imprenditori, istituti finanziari, venture capitalist, business angels, ottenendo così le prime risorse per iniziare. Il Premio è organizzato dalle tre università calabresi :  la “Mediterranea” di Reggio Calabria, l’università della Calabria di  Cosenza e  la “Magna Grecia” di Catanzaro con il supporto di CalabriaInnova.

 La selezione delle idee avviene con il voto della Giuria che viene influenzata dagli  Opponent, ossia esperti che pongono domande molto insidiose ai partecipanti. Tra gli opponent  che sono intervenuti si nota  Anna Amati, il manager donna che raggiunge il primo posto nella  classifica di Repubblica relativa alle donne più influenti d’Italia. In giuria a rappresentare l’università “Mediterranea” i Prof. Claudio e Alberto De Capua,  Prof. Michela Mantovani , Prof. Massimo Lauria. L’università “Mediterranea” di Reggio Calabria si è distinta per il terzo premio, andato al prototipo di  un braccialetto che risolve i problemi agli affetti da epilessia, prevedendone la crisi.  Il dispositivo è in grado di rilevare e prevedere attraverso sensori biometrici e ambientali lo stato ante, in corso e post attacco epilettico. (Easy life. Componenti : Antonia.M. D’Aguì, Francesco. A. Nesci, Maria.F. Nesci). Il team lo scorso 24 Giungo 2016  è arrivato secondo  all’University Startup Competition, competizione nazionale d’idee imprenditoriali nate all’interno delle università come la Scuola Superiore S’Anna di Pisa, la Luiss, Tor Vergata, Ca’ Foscari di Venezia, la Cattolica e molte altre.   La “Mediterranea” ha anche vinto la sezione agrifood & cleantech con l’idea  Coltiva il tuo cibo,  piattaforma multimediale che permette al cliente di “adottare” un lotto di terreno, facendolo coltivare in base alle proprie preferenze. L’idea è quella di  vendere cibi sani e genuini a chilometri zero, con prezzi competitivi a quelli della grande distribuzione, incentivando le piccole aziende agricole locali e riqualificando i terreni incolti. (componenti: Pasquale Mallamaci, Domenico Crea, Marco Cassone, Andrea Andidero, Mariarosa Curatola).

 Gli studenti reggini, per sviluppare le loro idee imprenditoriali, hanno seguito i corsi del  Contamination lab, il laboratorio universitario della “Mediterranea” istituito per sviluppare idee imprenditoriali trasformandole in  start-up. E’ diretto dal Prorettore alla ricerca e trasferimento tecnologico, Prof. Claudio De Capua. Nell’ attività di scouting , il  Contamination lab è partner  del CAT LAB , il laboratorio di Economia e management delle risorse culturali, ambientali e turistiche diretto dalla Prof. Michela Mantovani. La stessa Prof.  indirizza a partecipare al contamination lab gli studenti che hanno sostenuto tesi di laurea sperimentali relative alle eccellenze Calabresi (Beni culturali, turismo, moda agribusiness ), allo scopo di approfondire la tesi e verificare la fattibilità per possibili start up universitarie. L’associazione Quality Life Management affianca il CAT Lab nelle attività di promozione e marketing. Le start up del Cat Lab sono seguite dallo Student Leader Massimo Ficara. “Apprezzo molto il lavoro del Contamination Lab in quanto mette insieme studenti dei diversi dipartimenti – dichiara la Prof. Mantovani – da quello  di giurisprudenza ed economia, a ingegneria, ad agraria e architettura in una sorta di officina creativa, per creare una fusione di competenze.  Sono assolutamente convinta che tra i nostri studenti ci siano delle eccellenze che devono  essere comprese ed incentivate, dando loro gli strumenti per poter competere in un mercato internazionale. La Calabria ha tutte le caratteristiche per passare da una regione considerata dai media come pietra scartata dai muratori a  testata d’angolo,  se saprà incentivare le proprie  risorse umane per valorizzare  i suoi tesori culturali ambientali ed enogastronomici nascosti o sottostimati.

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