Il lido Comunale Genoese Zerbi di Reggio Calabria, inaugurato da appena due settimane, presenta problemi strutturali e criticità che mettono a rischio l’immagine della città e la sicurezza dei bambini
Tantissimi bagnanti anche quest’anno hanno deciso di trascorrere le proprie vacanze al lido comunale insieme alle proprie famiglie. Come per ogni stagione estiva, tantissimi i bambini che corrono per lo stabilimento, giocando e curiosando tra scale e corridoi.
Un gioco divertente ma non del tutto sicuro: il lido infatti versa in condizioni strutturali altamente pericolose per tutti e per i più piccoli in modo particolare: cornicioni pericolanti, corrimani arrugginiti, mattonelle rotte e appuntite e poi cabine abbandonate, sfondate, sigillate con ferri sporgenti o utilizzate come bagni pubblici.
Decisamente un quadro molto diverso da quello che ci si aspettava in occasione della grande inaugurazione in pompa magna di due settimane prima, perfettamente visibile già dal lungomare, che mina all’immagine del lido, della città, oltre che alla sicurezza dei bambini. Al tutto, va aggiunta la tradizionale fogna che scarica in mare appena pochi metri più a nord rispetto agli ombrelloni dei bagnanti e che riversa in mare il peggior materiale, inquinando l’acqua e impedendo alle persone di entrarvi.