Piemonte, maxi blitz contro ‘Ndragheta: “l’ennesima prova del radicamento mafioso nella nostra regione”

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In Piemonte è stato svolto un maxi blitz contro ‘Ndragheta, che secondo il consigliere Rossi è l’ennesima prova del radicamento mafioso in questa regione

arresti-manetteOggi, in Piemonte, un maxi blitz di polizia e carabinieri ha consentito di eseguire 18 misure cautelari nei confronti di persone ritenute affiliate alla ‘ndragheta. L’operazione ha consentito alle forze dell’ordine di sgominare la cosca Santhià, in provincia di Vercelli. Tra i reati che sono contestati troviamo un tentato omicidio avvenuto nel 2014 a Volpiano ed il sequestro di persona di un imprenditore avvenuto nel 2010 a Novara. 15 persone sono finite in carcere, un’altra ai domiciliari mentre per altre due persone è stato disposto l’obbligo di firma. Il consigliere Regionale Domenico Rossi ha così dichiarato “Ancora un’operazione per cui ringraziare la DDA di Torino e tutte le forze di polizia. L’ennesima prova, purtroppo, del radicamento mafioso nella nostra Regione considerato che secondo gli investigatori la cosca era attiva nelle province di Torino, Biella, Vercelli e Novara“. “Di fronte notizie come questa- continua Rossi – ogni volta, dovremmo ricordare a noi stessi che magistratura e forze dell’ordine arrivano “dopo”, non può che essere così. A tutti noi spetta il compito di arrivare “prima”: con la scuola, la cultura, il lavoro e la buona politica“. “In tal senso assume ancora maggiore significato la decisione del presidente della Regione Piemonte di accogliere la richiesta avanzata dal Capogruppo del Partito Democratico in consiglio regionale, Davide Gariglio, e dal sottoscritto di costituire Regione Piemonte parte civile nel processo per l’omicidio del procuratore di Torino Bruno Caccia. Con ancora maggiore impegno – continua Rossi – deve, inoltre, proseguire il lavoro sul recupero dei beni confiscati, quello sul tema dell’usura e sulle attività legate alla diffusione della cultura della legalità“. “Il messaggio deve essere chiaro: mafie non vi vogliamo. Per questo motivo il prossimo mercoledì 6 luglio sarò presente in aula, per dare ancora più forza alla presa di posizione della Regione Piemonte“, ha concluso Rossi.

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