‘Ndrangheta, operazione “Kalanè”: arrestati i componenti di due cosche [FOTO, NOMI, VIDEO e DETTAGLI]

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Reggio Calabria, ‘ndrangheta: l’operazione “Kalanè” svela i contorni di cruente azioni di sangue

Operazione “Kalanè”– Le indagini condotte dalla Squadra Mobile di Reggio Calabria hanno consentito di ricostruire le dinamiche di un omicidio e due tentati omicidi, nonché i ruoli dei mandanti e degli esecutori materiali. GRECO Giuseppe aveva progettato di uccidere PRINCI Antonino all’uscita dell’impianto di trattamento dei rifiuti a Sambatello, dove lavorava come operaio. Per attuare il progetto criminoso, il 9 febbraio scorso, previo accurato studio delle abitudini della vittima, accompagnato da uno dei sodali, con una spettacolare azione di fuoco attentava alla vita del PRINCI, esplodendo numerosi colpi di arma da fuoco (fucile e pistola) contro l’autovettura sulla quale viaggiava quest’ultimo, il quale riusciva miracolosamente a salvarsi, con una serie di manovre repentine che lo portavano prima a sfondare il cancello carraio dell’impianto di smaltimento della spazzatura e poi a trovare riparo all’interno di esso, in luoghi poco conosciuti agli assalitori.

Il tentato omicidio PRINCI innesca la vendetta. La reazione del PRINCI non si fa attendere a lungo. La sera del 3 aprile, due fidatissimi sodali di PRINCI Antonino si appostano nei pressi di una piccola abitazione di Calanna dove GRECO Giuseppe aveva trovato rifugio e con una fulminea azione di fuoco riescono a ferire gravemente GRECO Giuseppe che si era affacciato al balcone. Nel corso della sparatoria, investito dai pallettoni, viene ucciso POLIMENI Domenico che aveva dato ospitalità al GRECO e assieme a lui stava sul balcone.

Fermati i componenti di due frange criminali di Calanna. Su ordine della Direzione Distrettuale Antimafia di Reggio Calabria, la Polizia di Stato ha fermato nella notte GRECO Giuseppe classe 1960, già collaboratore di giustizia, figlio dello storico boss di Calanna don Ciccio GRECO e un suo sodale PROVENZANO Domenico. Sono stati fermati anche i fratelli FALCONE Giuseppe e Antonio, di 49 e 45 anni, ritenuti fedelissimi di PRINCI Antonino.

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