‘Ndrangheta, il comandante del Ros: “non è la politica che si mette a disposizione, tutto parte dalle cosche”

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Per la prima volta noi diamo contezza che non è la politica che si mette a disposizione, qui siamo in presenza di un’altra cosa, la struttura che managerialmente direi ostruisce gli uomini per infiltrare ai vari livelli il mondo istituzionale e lo fa al Comune di Reggio Calabria, alla Provincia, alla Regione Calabria, tenta di farlo al Parlamento nazionale e addirittura al Parlamento europeo. E’ una strategia programmatica che vuole condurre ad alterare l’equilibrio e il ruolo del concetto democratico degli organi costituzionali cercando di orientare le scelte verso linee di riferimento armoniche e positive per quanto riguarda i loro interessi“. Così il comandante del Ros, Giuseppe Governale, ha commentato l’operazione Mamma Santissima che ha portato a scoprire cinque componenti di una presunta cupola segreta con capacità di infiltrazioni nella politica e nelle istituzioni per agevolare interessi ‘ndranghetistici. Sono stati approfonditi 52 procedimenti e 540 mila intercettazioni telefoniche per arrivare a delineare il metodo utilizzato dagli arrestati, in particolare gli avvocati Paolo Romeo e Giorgio De Stefano, il senatore Antonio Caridi, l’ex sottosegretario regionale Alberto Sarra e il funzionario Francesco Chirico. Governale ha citato il discorso dell’allora Ministro Mario Scelba nel 1949 quando diceva “se passa una ragazza formosa un siciliano vi dirà che è mafiosa, se un ragazzo è precoce vi dirà che è mafioso. Si parla della mafia condita in tutte le salse ma, onorevoli colleghi, mi pare che si esageri”, e ricordato un’intervista al boss Luciano Leggio a Enzo Biagi un trentennio più tardi. “Sono passati tantissimi anni –ha ripreso il comandante del Ros– e il concetto della mafia e di cosa la mafia rappresenti per il nostro paese, e di cosa oggi rappresenti la ‘Ndrangheta, cioè una cozza capace di attentare all’ordine democratico e costituzionale della Repubblica, non è stato posto probabilmente al centro“.

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