La consigliera comunale di Messina Ivana Risitano si scaglia contro il signor Franza circa il suo modo di gestire i rapporti tra i cittadini di Messina ed i trasporti nello stretto
“Moltissimi sono i cittadini consapevoli della condizione di ingiustizia di cui da troppo tempo Messina è vittima a causa di scelte, o disattenzioni anch’esse selettive, dettate dalla ricerca del profitto, a discapito dell’ambiente, della continuità territoriale, anche della vita umana: comprendono, quindi, come la riflessione sulle sponsorizzazioni non è che la punta di un iceberg fatto di tariffe insostenibili per l’attraversamento dello Stretto, di Tir in pieno centro cittadino, di violazione delle ordinanze, di ricatti occupazionali, di fondi Ecopass gestiti per anni dagli armatori in modo poco chiaro; sanno bene, dunque, che il dibattito in corso non può derubricarsi a sterile polemica. Non hanno neppure dimenticato, i cittadini, come in un paio d’ore, subito dopo l’uscita dal carcere, Francantonio Genovese, grande azionista di Caronte&Tourist , sia riuscito a ribaltare gli equilibri del Consiglio Comunale portandosi dietro, da una parte all’altra dell’arco costituzionale, i suoi fedelissimi. Tutto questo è stato possibile perché anche la politica istituzionale è determinata in buona parte dal potere finanziario”.
“Il signor Franza ha scelto di far leva sul legame viscerale tra Messina e la Vara, suscitando reazioni differenti: c’è chi si è mostrato disposto a metter mano al portafoglio pur di non sottostare al ricatto, chi invece chiede di sedare il contraddittorio pur di non rischiare di perdere i fuochi d’artificio del 15 agosto. Ma se, nel suo intreccio di religiosità e cultura, di tradizione e fede, la Vara rappresenta il bisogno della comunità di aggregarsi attorno a un simbolo e di fare festa insieme, la riflessione politica non deve fermarsi ma ha il compito di riconoscere ciò che ferisce il senso di comunità, come nel caso in cui ingordi gruppi di potere monopolizzano ciò che dovrebbe essere, invece, distribuito e accessibile a tutti”.
“In merito, infine, alla richiesta di contributo inoltrata dall’assessora Ursino a Caronte&Tourist, non posso non ribadire quanto detto in occasione della sua nomina, frutto di una scelta non condivisa da Cambiamo Messina dal Basso, che da subito ha nutrito seri dubbi sulla sua sintonia con la nostra visione politica: a distanza di mesi, dopo averle sentito ripetere decine di volte che “senza i soldi dei privati non si può fare cultura”, dopo aver riconosciuto un suo rapporto preferenziale con la Caronte&Tourist cui forse si rivolge direttamente in forza delle sue conoscenze personali, dopo averle inoltrato un’interrogazione relativa al rispetto del Regolamento comunale sulle sponsorizzazioni che non ha avuto ancora risposta, dopo avere assistito al suo quasi totale silenzio sul settore dell’istruzione, sento di esprimere il personale auspicio che il Sindaco ripensi la sua scelta e apra una riflessione condivisa con la base sulla cornice di valori in cui inquadrare la nomina di un nuovo assessore alla cultura”.