Isfol, non decolla l’apprendistato: registrato un calo dell’8,1% rispetto al 2015

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Si riduce la platea dei giovani assunti in apprendistato: rispetto al 2015 si è registrato un calo dell’8,1%

Non decolla l’apprendistato. Anzi. La platea dei giovani assunti in apprendistato continua a ridursi. Nel 2015, infatti, la variazione dello stock medio di apprendisti è pari a -8,1% rispetto all’anno precedente. Il dato emerge dal XVI Rapporto di monitoraggio sull’apprendistato, realizzato da Isfol in collaborazione con l’Inps e per conto del Ministero del Lavoro e delle Politiche sociali.
Gli apprendisti in Italia ammontano a 410.213 lavoratori, il 13,6% degli occupati della fascia d’età 15-29 anni (contro i 446.227 del 2014, il 15,1% degli occupati 15-29enni).
“Tale trend negativo -spiega l’Isfol- appare legato all’introduzione dell’esonero totale dal versamento dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro per un triennio, concesso nei casi di assunzione con contratto di lavoro a tempo indeterminato (legge 190/2014), che ha evidentemente reso meno appetibile l’apprendistato. Nel 2015 i due tipi di contratto beneficiano di agevolazioni contributive di entità comparabile, ma l’apprendistato si accompagna a obblighi di natura formativa che vengono percepiti come oneri aggiuntivi da parte delle imprese”.
In termini di flusso, il numero di apprendisti avviati nel 2015 è pari a 197.388, con una contrazione del 17,7% rispetto al 2014 (quando invece si era avuto un +3,1% rispetto al 2013). Le cessazioni nel 2015 ammontano a 155.355 lavoratori (-4,0% rispetto all’anno precedente). Le trasformazioni segnano invece un forte balzo in avanti, con una variazione del +23,5%, riconducibile agli effetti dell’incentivo offerto dalla L. 190/2014.
Dal punto di vista delle imprese, alcuni ambiti economici in cui in passato la presenza di apprendisti è stata significativa stanno perdendo rilevanza: le imprese di tipo artigiano rappresentano ormai solo un quarto del totale (25,7%), mentre nel 2008 erano il 37,8%; allo stesso modo se nel 2008 il settore delle Costruzioni rappresentava il 17,3% sul totale degli apprendisti, nel 2015 si ferma all’8,3%.
Proprio quello delle Costruzioni è il settore in cui lo stock medio di apprendisti subisce la maggiore contrazione nel 2015 rispetto all’anno precedente (-16,5%). Se i settori economici del terziario sono ormai quelli che occupano la maggior parte degli apprendisti (66,1%), sono anch’essi interessati da forti contrazioni nel corso del 2015 (Attività finanziarie -11,4% dello stock medio di apprendisti; Commercio -11,2%). (ADNKRONOS)

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